Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria di Confindustria, nel corso del suo intervento al Forum ‘Pmi e persone al centro’ che si è tenuto a Bologna, parlando della manovra e della situazione dell’economia in Italia, anche alla luce degli ultimi dati Istat sul terzo trimestre del 2018, ha lanciato un appello alla politica, all’esecutivo Conte: “Il nostro è un grido di dolore che rivolgiamo alla politica per sederci con il governo e ragionare insieme”.
Una visione di politica industriale è una visione politica
“Noi siamo equidistanti dai partiti ma non dalla politica”, sottolinea Robiglio, che prosegue: “Una visione di politica industriale è una visione politica e chiedere di non depotenziare l’industria 4.0 e il credito d’imposta per la formazione è avere un ruolo politico”.
E sottolinea “E’ pedagogicamente inaccettabile dare soldi ai giovani per stare a casa invece che finanziare la loro formazione, e anche questa è una visione politica”.
Sì alle grandi opere
“Lunedì 3 dicembre siamo stati a Torino, quasi tremila persone per riaffermare l’importanza della Tav e delle grandi opere perché senza infrastrutture non si va da nessuna parte. Vogliamo anche richiamare l’attenzione della politica sulla scuola, non bisogna depotenziare l’alternanza scuola lavoro, le imprese richiederanno circa 500mila lavoratori con competenze tecnico scientifiche nei prossimi 5 anni che purtroppo per ora non ci sono. La formazione deve invece rimanere una priorità”.
La scommessa è puntare sui giovani
Robiglio ricorda poi un appuntamento centrale per il mondo dell’impresa, che si svolgerà a febbraio a Milano: Connext, il primo incontro nazionale di partenariato industriale di Confindustria.
“Il focus risponderà a una richiesta che arriva da tantissimi territori: organizzare eventi che mettano in relazione le imprese al fine di creare opportunità di business”. Connext, il 7 e 8 febbraio a Milano, “permetterà di confrontarsi e contaminarsi e creare occasioni di conoscenza”.
In collaborazione con AdnKronos