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Economia

In arrivo l’aumento degli stipendi per il personale scolastico

Dopo la proposta del ministro Valditara, è stata firmata l’integrazione inerente al contratto della scuola.

In arrivo un aumento di stipendio per gli insegnanti- Nanopress.it

I fondi dovranno essere utilizzati per aumentare il componente fisso della retribuzione dell’intero personale. Dopo che sono stati sbloccati gli arretrati, attraverso le nuove risorse ci sarà un aumento medio di stipendio che partirà da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 124 euro al mese.

L’aumento di stipendio destinato ai dipendenti scolastici

Per gli insegnanti e per il personale ATA sono stati messi a disposizione 300 milioni in più. Questo è ciò che è accaduto dopo che è stata messa la firma alla proposta del ministro Valditara riguardo all’integrazione per il contratto della scuola. Un’integrazione che mette a disposizione del denaro che è stato stanziato attraverso la legge di bilancio del 2022 attraverso il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa.

La somma in questione sarà utilizzata per incrementare la componente fissa dello stipendio dell’intero personale scolastico. Questo è un atto nuovo fatto dal governo in linea con l’impegno politico il cui scopo è quello di andare alla ricerca di nuove risorse per l’istruzione.

Insegnante in un’aula- Nanopress.it

Dopo che sono stati sbloccati gli arretrati, attraverso questi nuovi aumenti lo stipendio verrà un incremento da 100 fino a 124 euro al mese a partire dal mese di maggio. Lo scopo da raggiungere è quello di portare avanti un miglioramento progressivo delle retribuzioni così che possano essere sostenute anche le politiche del personale finalizzate per rendere più forte l’orientamento e, allo stesso tempo, bloccare la dispersione.

Verrà anche affidato alla contrattazione, la definizione dei criteri di distribuzione così che si sia in grado di garantire la continuità didattica per gli studenti con un occhio di riguardo per quegli istituti situati su piccole isole.

Le parole del ministro Giuseppe Valditara

Un progetto a cui il ministro Giuseppe Valditara tiene molto al punto da avere affermato “Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci merito senza dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola”.

I nuovi fondi messi a disposizione verranno utilizzati per ampliare lo stipendio fisso, una retribuzione formata dallo stipendio tabellare insieme all’indennità integrativa speciale conglobata presente nello stipendio tabellare oltre che al guadagno professionale dei docenti insieme al compenso individuale per il personale ATA.

Il ministro Giuseppe Valditara- Nanopress.it

Visto che queste somme sono state messe a disposizione per il 2022, il personale scolastico potrà ottenere tutti gli arretrati che hanno accumulato durante l’anno passato. Inoltre, sarà messa per loro a disposizione anche l’indennità vacanza contrattuale a partire dal mese di marzo nel 2023.

In base a ciò che afferma Il Messaggero, l’aumento in questione non è fisso ma è soggetto a delle variazioni che dipendono dalla posizione lavorativa fino all’anzianità del dipendente. In media l’aumento mensile si aggira intorno ai 14 euro.

Inoltre, ai 300 milioni vanno ad aggiungersi anche gli aumenti provenienti dal rinnovo contrattuale del mese di dicembre. Le cifre cambiano in base alla tipologia di scaglione dello stipendio, ossia alle fascia: 0-8, 9-14, 15-20, 21-27, 28-34, da 35.

Per ciò che concerne il piano mobilità, anche la presentazione delle domande è stata definitiva. I docenti avranno tempo dal 6 al 21 marzo mentre il personale ATA dal 17 marzo al 3 aprile. Gli educatori invece dovranno presentare domanda dal 9 al 29 marzo. I docenti dovranno pubblicare i movimenti entro il 24 marzo, gli educatori entro il 29 marzi mentre il personale ATA entro il primo giugno.

Tra non molto arriveranno anche le ordinanze ministeriali anche se per il momento i sindacati non hanno messo la firma su nessun documento.

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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