L’Italia non riesce a tenere il passo sulle energie rinnovabili, tra cui anche quella dell’eolico.
Nel 2022, la metà dell’energia elettrica è stata realizzata attraverso l’utilizzo di gas o altri tipi di diversi tipi di combustibili tra cui il petrolio. Soltanto un terzo dell’energia è prodotta deriva da fonti di rinnovabili.
Martedì 28 marzo sul tavolo del Consiglio dei Ministri giungerà la proroga di alcuni aiuti riguardo alle bollette. In base a ciò che ha affermato in anticipo Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia, la maggior parte delle misure verranno confermate al fine di calmierare le tariffe. Non mancheranno diverse novità che faranno i loro ingresso per la prima volta.
Ma se si parla del tema energetico, com’è la situazione in Italia? Un argomento di cui si è discusso a lungo durante la puntata di numeri di Sky TG24, l’occasione perfetta per capire in che modo si collocano le energie rinnovabili. Riguardo questo argomento, un rapporto è stato presentato da Legambiente.
La domanda che molti si pongono riguarda soprattutto i progetti sull’eolico che furono depositati quattro anni fa, ossia nel 2019. Fino a oggi solo il 6% di questi progetti è stato autorizzato. Il 71% ancora non è stato valutato o è in attesa dell’autorizzazione mentre il 23% dei progetti hanno ricevuto un secco “No”.
All’interno del report di Legambiente è presente anche un sondaggio organizzato tra le varie aziende del settore che hanno voluto cercare di far chiarimenti su colui che risulta essere il responsabile dei ritardi per la crescita delle energie rinnovabile. Due terzi delle aziende interrogate hanno affermato che tale blocco proviene a livello centrale, ossia dalle sovrintendenze o dal ministero. Una fetta più piccola delle aziende che hanno partecipato al sondaggio afferma che tutto ciò dipende dalle regioni.
Solo nel 2022, il 50% dell’energia elettrica utilizzata in Italia è stata realizzata dal gas o da combustibili tra cui il petrolio. Il 7% proviene dal carbone mentre il 16% proviene dalle importazioni. Soltanto un terzo dell’energia utilizzata in Italia è stata realizzata grazie alle fonti rinnovabili.
Se si prende in considerazione la variazione a differenza del 2021, ciò che si può notare è che risulta essere molta di più l’elettricità realizzata utilizzando il carbone anche perché a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina è diminuita molto l’importazione dalle fonti provenienti dalla Russia. È aumentata anche la quantità di energia importata mentre, l’energia rinnovabile, risulta essere in diminuzione.
Se invece si volge lo sguardo ai primi giorni del 2023, è possibile affermare che, a differenza dell’anno passato, l’energia elettrica ha registrato una variazione negativa per quanto riguarda la produzione da solare- eolica, idroelettrico e dalle centrali a gas. Infine, sono in costante aumento la produzione di energia importata insieme a quella del carbone.
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