Angela Iannotta, 29 anni, era finita in coma dopo un intervento di bypass gastrico ed è rimasta sospesa tra la vita e la morte. Oggi torna a casa e riabbraccia i suoi tre figli, al termine di un lungo calvario.
La vicenda della giovane mamma campana è finita al centro di un’inchiesta, ora la svolta positiva con il suo ritorno a casa 7 mesi dopo l’intervento che l’avrebbe vista finire in coma.
La 29enne Angela Iannotta, originaria di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), era finita in coma dopo un intervento di bypass gastrico, un’operazione allo stomaco a cui si sarebbe sottoposta per dimagrire.
Ora, secondo quanto riportato dall’Ansa, la donna è stata dimessa dal Secondo Policlinico di Napoli ed è tornata all’affetto dei suoi figli, che non vedeva da mesi.
La donna sarebbe stata poi sottoposta ad altri tre interventi salvavita, l’ultimo dei quali, il 13 giugno scorso, condotto dall’équipe del professor Francesco Corcione, ordinario di Chirurgia generale all’Università Federico II di Napoli.
Le operazioni si sarebbero rivelate necessarie per ricostruire gli organi danneggiati a seguito dello shock settico successivo all’intervento allo stomaco del gennaio scorso: stomaco, parte di intestino ed esofago.
Angela Iannotta e la sua famiglia hanno attraversato un vero e proprio calvario lungo 7 mesi. Oggi, riporta ancora l’agenzia di stampa, il padre della donna, Mario Iannotta, ringrazia i medici che hanno salvato la vita alla figlia e lancia un appello:
“Auspichiamo che la giustizia faccia celermente il proprio corso e che siano accertate le responsabilità”.
L’odissea di Angela Iannotta sarebbe iniziata nel 2021, dopo un primo intervento di bypass gastrico a marzo.
A entrambe le operazioni, l’ultima eseguita nel gennaio 2022 dallo stesso chirurgo bariatrico, Stefano Cristiano, sarebbero seguite complicazioni. Al secondo intervento allo stomaco sarebbe seguito uno shock settico con ricovero urgente il 3 febbraio scorso.
La famiglia della 29enne ha denunciato la vicenda alle autorità ed è scattata un’inchiesta per l’accertamento di eventuali responsabilità.
È così che, stando a quanto riportato dall’Ansa, la Procura di Santa Maria Capua Vetere avrebbe aperto un fascicolo a carico del medico con l’ipotesi di lesioni colpose gravissime in ambito sanitario.
Sul registro degli indagati sarebbero stati iscritti anche altri medici delle due cliniche in cui sono avvenuti gli interventi condotti dallo stesso chirurgo, uno a L’Aquila e uno a Caserta.
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