Il governo dell’Ecuador ha deciso di istituire per i prossimi 60 giorni lo stato di emergenza in tutte le carceri del Paese a causa delle numerose rivolte che si stanno susseguendo in questi giorni. Sono 31 le vittime che si sono registrate nell’ultima rivolta avvenuta in un carcere di Guayaquil e 14 le persone ferite.
Altre 13 carceri sono in rivolta e i detenuti non solo stanno sostenendo lo sciopero della fame ma hanno in ostaggio circa 100 guardie carcerarie. I detenuti chiedono migliori condizioni sanitarie, miglior cibo e spesso le rivolte vengono utilizzate per le lotte tra le bande che si contendono il traffico di droga nel territorio ecuadoriano.
Situazione drammatica in Ecuador dove è stato necessario lanciare lo stato di emergenza per tutte le carceri presenti sul territorio nazionale.
Attualmente la situazione è davvero drammatica dallo scorso sabato all’interno di una prigione ecuadoriana che si trova nella città di Guayaquil è in corso una rivolta.
Secondo le ultime informazioni diffuse dal governo, le vittime a seguito di questa rivolta sono arrivate oggi ad essere 31 e sono almeno 14 i feriti.
Nella mattinata di oggi, 26 luglio 2023, militari e polizia sono entrati all’interno della prigione per tentare di ripristinare l’ordine e per cercare tutto ciò che i detenuti stanno utilizzando per la rivolta.
Gli oggetti principalmente cercati erano esplosivi, armi, munizioni e altri oggetti illegali che vengono sfruttati per fare battaglia. Il raid da parte di polizia e militari è avvenuto in seguito all’annuncio del governo dell’istituzione dello stato di emergenza in tutte le carceri.
Questa è solo la rivolta più violenta in questo momento sul territorio ecuadoriano, infatti ci sono rivolte in altre 13 carceri dove i detenuti stanno sostenendo lo sciopero della fame e tengono in ostaggio le guardie.
Attualmente le guardie carcerarie in ostaggio nelle varie carceri dell’Ecuador sono 96. Gli scioperi e le rivolte all’interno delle carceri hanno lo scopo di chiedere migliori condizioni sanitarie e miglior cibo, più altre questioni varie a seconda del plesso interessato.
Lo stato di emergenza sarà in vigore per i prossimi 60 giorni. Le rivolte nelle carceri dal 2021 ad oggi hanno causato la morte di circa 420 vittime, molte delle quali sono state bruciate vive o decapitate.
Le rivolte non sono solo un modo di chiedere migliorie all’interno degli istituti penitenziari ma spingono le bande criminali una contro l’altra, soprattutto quelle legate al traffico di stupefacenti visto che l’Ecuador è un Paese che svolge un ruolo fondamentale nel traffico di cocaina negli Stati Sud Americani.
Il carcere in cui sono decedute 31 vittime è La Penitenciaría del Litoral che ha la possibilità di ospitare 9500 detenuti ma secondo le stime attuali ce ne sono 3mila in più di quelli che potrebbero esserci.
In tutto l’Ecuador è considerata una delle prigioni più pericolose, solo ad aprile ci fu un’altra rivolta in cui rimasero uccisi 12 detenuti e tre rimasero feriti.
In una particolare lotta tra bande avvenuta nel 2021 rimasero uccisi 119 detenuti solamente all’interno di questo penitenziario. Ora lo stato di emergenza dovrebbe ripristinare l’ordine e la tranquillità in tutte le carceri dell’Ecuador.
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