Confermata l’allerta rossa di oggi su tutta l’Emilia Romagna, le piogge che arriveranno potrebbero ingrossare nuovamente i fiumi e causare altre esondazioni, un violento ciclone è in arrivo sull’Italia dalla Tunisia.
Le vittime confermate al momento sono 14 mentre il numero dei sfollati è di 15mila, molte delle aree colpite dal maltempo e dalle esondazioni dei giorni scorsi sono ancora sotto l’acqua, anche se in alcune zone l’acqua si è ritirata spostandosi nella bassa Romagna. Tante le frane, circa 300, che hanno coinvolte le zone colpite e che stanno colpendo l’Appennino. Iniziano a scarseggiare cibo e acqua. Intere frazioni sono state evacuate. Attualmente a lavoro ci sono circa 3mila persone e 1125 volontari per prestare soccorso ai residenti.
Rimane alta l’allerta in Emilia Romagna che nei giorni scorsi è stata colpita da un’alluvione che ha devastato l’intera regione. Oggi è allerta rossa si attendono nuove precipitazioni che potrebbero portare nuovamente il livello dei fiumi a salire.
Inoltre sempre per oggi è atteso l’arrivo di un potente ciclone dalla Tunisia sull’Italia. A causa del maltempo dei giorni scorsi sono state accertate 14 vittime e sono invece 15mila le persone che hanno perso la propria abitazione o che al momento sono sfollate.
Sebbene in diverse zone l’acqua si sia ritirata andando verso la bassa Romagna, sono invece tantissime le zone che ancora risultano sommerse dall’acqua.
I danni continuano a susseguirsi anche a causa delle continue frane che si stanno registrando in queste ore, al momento se ne sono registrate 300 che stanno mettendo in ginocchio l’intero Appennino.
Una situazione drammatica e difficile dove la popolazione si trova a doversi confrontare anche con la scarsa disponibilità di acqua e cibo, e l’assenza di energia elettrica in molte delle zone. Interi comuni sono ancora isolati e intere frazioni sono state evacuate.
Al momento a lavoro ci sono 3mila persone e 1125 volontari che stanno prestando soccorso alla popolazione. Dopo le 6:30 di questa mattina è stata riaperta l’A14 su due corsie nel tratto tra Faenza e Forlì.
Questo tratto era stato chiuso ieri sera per permettere alla task force di Aspi di eseguire i lavori durante la notte e velocizzare la riparazione dei danni che si sono registrati a causa dell’alluvione.
Ciò permetterà il ripristino della normale circolazione e anche il proseguimento degli interventi nella zona.
Attualmente il traffico procede su due corsie sia in una direzione che nell’altra e non sono stati registrati disagi di nessun tipo.
A Ravenna c’è ancora un disperso, è quanto riportato dalla prefettura della città. In queste ore la Procura di Ravenna ha deciso di aprire un fascicolo conosciutivo anche per la morte del 79enne, Giordano Feletti.
Giordano Feletti è la 14esima vittima dell’alluvione e il suo corpo è stato ritrovato nella mattinata di ieri in via della Valle nella città di Faenza. L’allarme è stato lanciato dai suoi vicini al rientro nelle abitazioni dopo che l’acqua si era iniziata a ritirare nella zona.
L’uomo è stato ritrovato che galleggiava nel giardino ricoperto di fango. Questa zona della città si era completamente riempita dall’acqua, al momento non si conoscono le motivazioni per cui l’uomo si trovasse al pian terreno anziché nella sua abitazione che si trova ad un piano rialzato.
Invece per il 75enne Giamberto Pavani che risiedeva a Castel Bolognose in un primo momento si è ipotizzato che la morte fosse dovuta ad inerzia dei soccorritori che non avevano dato seguito alle telefonate dei vicini che chiedevano aiuto per l’anziano.
A seguito però delle indagini si è scoperto che non c’è stata nessun’inerzia da parte dei soccorritori ma i problemi legati alle linee telefoniche hanno lasciato nel vuote le varie richieste di aiuto dei vicini. Anche per Giamberto Pavani perciò è stato aperto un fascicolo conoscitivo.
Dei 15mila sfollati attualmente 8mila hanno trovato accoglienza o nei centri allestiti dalle istituzioni oppure all’interno di alberghi.
I fiumi restano sorvegliati speciali, a causa delle piogge che si attendono si teme che si possano nuovamente ingrossare e che vi siano nuove esondazioni.
Il passaggio delle piene dei fiumi ha portato all’ingrossamento anche del fitto reticolo dei canali agricoli che ha causato una serie di esondazioni a catena che hanno portato ad allagare la periferia di Ravenna.
In totale sono 23 i fiumi che sono esondati a causa dell’alluvione, 500 le strade interrotte e/o danneggiate, 300 le frane registrate al momento.
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