Nel corso del mese passato, il mercato dell’auto ha ottenuto un enorme successo grazie alla crescita del 26% che l’ha interessato.
Secondo Acea anche l’immatricolazione è aumentata del 17,5%.
Durante il terzo mese del 2023, il mercato dell’auto ha visto una notevole crescita, un evento che si è registrato nell’Europa occidentale e quindi nel Regno Unito, nell’Unione Europea e nell’Esta. Infatti, solo nel mese di marzo, in base ai dati condivisi dall’Acea, l’Associazione dei costruttori europei, si è assistito ad un aumento del 26,1%, che a numeri si traduce in 1.422.1477 auto vendute, portando quindi una differenza con i dati dell’anno precedente dello stesso periodo.
Durante i primi tre mesi del 2023 le auto vendute sono state 3.235.951 vedendo quindi un aumento del 17,5% se si fa il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Inoltre un dato interessante è quello che riguarda il gruppo Stellantis il quale, soltanto nel mese di marzo ha completato l’immatricolazione, in Europa occidentale, di 251.1.22 auto con un aumento del 23,3%, se si fa il confronto con il mese di marzo del 2022. Una quota che, se tradotta in percentuale, è pari al 17,3% a differenza del 18,1% del mese di marzo dell’anno precedente.
Durante i primi tre mesi del 2023 il gruppo è stato in grado di vendere 574.879 auto avendo quindi una crescita del 9,7% se si fa il confronto con lo stesso periodo del 2022. Dati però che segnano un calo della quota passando dal 19% al 17,8%.
Nel continente europeo, il mercato delle auto riesce a rafforzarsi attraverso l’ottava crescita consecutiva anche se è importante sottolineare che, nel mese di marzo del 2019 le cose erano ben diverse in quanto si è registrata una diminuzione del 19,7%.
Il Centro Studi Promoter sottolinea che tale versione di sentenza dal mese di agosto del 2022 ormai si sta consolidando sempre di più, una situazione che è provocata dal fatto che sono migliorate “al miglioramento delle forniture di microchip e di altri componenti per la produzione di auto”.
Come continua a spiegare il centro studi, la situazione del mercato risulta essere molto simile a quella dei cinque maggiori mercati anche se in Italia il quadro risulta essere leggermente più positivo poiché i livelli di partenza sono quelli prima della pandemia pari al 20,6% in Italia, dei valori che nel Regno Unito, in Spagna, in Germania e in Francia si nel 29,5%, 25%,24,2% e il 23,9%.
In Italia però è presente anche un ritardo per quanto riguarda la transizione energetica. Infatti, durante i primi tre mesi del 2023, la diffusione delle auto elettriche è aumentata dal 3,3% al 3,8%, una percentuale che in Germania, Francia il Regno Unito risulta essere molto più alta e in costante crescita. In base a ciò che afferma il presidente del Centro Studi promoter, Gian Primo Quagliano, sembra che il ritardo dello sviluppo delle auto elettriche in Italia sia provocato anche da un sistema di incentivi che rischiano di essere usati solo in maniera parziale. “La questione degli incentivi all’elettrico e al mercato dell’auto è al momento sul tappeto. Il Governo ha dichiarato disponibilità a intervenire con nuovi stanziamenti con l’obiettivo di ringiovanire il nostro parco circolante, tra i più vecchi d’Europa. E’ un orientamento opportuno, ma va declinato con la necessità di superare rapidamente il divario rispetto ai partner europei. Sarebbe anche opportuno cogliere l’occasione per intervenite sulla detraibilità dell’Iva sugli acquisiti di auto delle imprese.”
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