Boom nella vendita di candele. L’Avvento nella tradizione natalizia non è però l’unico motivo. I tedeschi temono blackout e razionamento dell’elettricità per l’inverno.
La Protezione civile ha però rassicurato che è improbabile che avvengano interruzioni.
Tra tradizioni festive e timori più o meno fondati, in Germania il mercato delle candele sta vivendo un momento molto felice. Domenica, come vuole la classica usanza, molte famiglie accenderanno la prima delle quattro candele della ghirlanda dell’Avvento che scandisce l’avvicinamento al Natale. Una luce ogni sette giorni che culmina nell’accensione finale del 25 dicembre.
La consuetudine è molto seguito in Germania dove le ghirlande si trovano come centrotavola oppure appese in alto come fossero lampadari a illuminare la zona del pranzo. Una tradizione che quest’anno è più marcata del solito. Oltre all’Avvento i tedeschi stanno infatti facendo scorta anche per un altro motivo; la paura di rimanere al buio.
Non è quindi solo per il confortante bagliore delle fiamme che il mercato sorride. Il timore di un blackout sta spingendo i tedeschi a una frenetica corsa all’acquisto. Lo spauracchio è una conseguenza della guerra che la Russia sta conducendo in Ucraina. Si è diffusa la paura che gas e elettricità possano subire un razionamento, che ci possano essere improvvise interruzioni di corrente e allora la popolazione è corsa preventivamente ai ripari. Tornare al buon vecchio metodo delle candele per illuminare gli ambienti casalinghi.
La catena Bauhaus, che vende al dettaglio articoli per la casa, ha notato una domanda crescente “di candele di ogni tipo, comprese le luci del tè, la cera e le candele a colonna.” Le vendite sono aumentate di un quarto rispetto all’inverno precedente, in cui la guerra ancora non era in atto.
Per il Natale 2022, inoltre, l’organizzazione tedesca a tutela dei consumatori DUH ha invitato i cittadini a rinunciare alle mille decorazioni luminose lasciando le luci a LED in soffitta. La risposta dei venditori è stata ricettiva. Per illuminare gli alberi natalizi hanno offerto il metodo alternativo di vere candele, sostenendo siano energeticamente più efficienti rispetto alle luci elettriche. Tuttavia, gli esperti sconsigliano questo metodo perché non genera sufficiente calore per riscaldare e soprattutto comporta l’alto rischio di incendio.
L’aumento nella domanda di candele era già stato riscontrato durante la pandemia a causa dei lockdown che hanno costretto le persone a passare più tempo nelle loro abitazioni. Secondo l’Associazione europea dei produttori di candele, in tutta Europa le vendite sono aumentate in maniera rilevante tra il 2020 e il 2021.
Ora l’inverno, nella percezione comune, appare incerto e le aziende di candele festeggiano. L’ufficio federale tedesco che si occupa di protezione civile ha però sottolineato come “un blackout elettrico su larga scala nel Paese è estremamene improbabile” nei prossimi mesi più freddi. Anche locali e regionali interruzioni del servizio sono considerate poco probabili. I cittadini possono quindi stare tranquilli. Chissà se questo basterà per rassicurarli.
Thomas Schroeder amministratore delegato di Gala, grande azienda energivora che fornisce luce e gas non solo in Europa ma anche in Asia, pensa invece che il boom delle vendite di candele sia piuttosto dovuto alla cultura. Secondo lui ai tedeschi piace “l’austerità e l’intimità di riunirsi attorno a una fiamma.”
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