Nella giornata di ieri il vulcano Fuego ha iniziato ad eruttare, si è reso perciò necessario evacuare più di mille persone e sospendere il traffico nella zona ritenuta più pericolosa.
L’eruzione ha avuto inizio all’alba del 04 maggio 2023, in totale sono state evacuate cinque differenti comunità che si trovano vicino al vulcano. Molte zone però devono ancora essere evacuate, il numero degli sfollati è destinato a salire nelle prossime ore.
Nella giornata di ieri, 04 maggio 2023, il vulcano Fuego è tornato ad eruttare nelle prime ore dell’alba. È stato perciò necessario dare il via alle operazioni di evacuazione che ha coinvolto fino ora più di mille persone.
Il numero esatto di persone evacuate solo nel pomeriggio di ieri è di 1054. Oltre all’evacuazione si è resa necessaria anche la chiusura di alcune strade che sono ritenute le più pericolose da percorrere perché sono quelle in prossimità del vulcano e in cui detriti e cenere potrebbero cadere sulle vetture in transito.
Il vulcano Fuego è ritenuto il vulcano più attivo di tutta l’America centrale e si trova vicinissimo alla Capitale del Guatemala.
A dare notizia dell’eruzione e della conseguente evacuazione è stato O’scar Cossio, segretario esecutivo del Coordinatore per la Riduzione dei Disastri (conosciuto anche con l’acronimo Conred) durante una conferenza stampa.
O’scar Cossio durante la conferenza stampa ha chiarito che il numero degli sfollati è destinato a salire nelle prossime ore, perché le operazioni di evacuazione sono ancora in corso ed è necessario evacuare anche altri villaggi vicino al vulcano.
L’evacuazione è prevista per altre due località in particolare ma le persone che vivono in queste comunità ancora non sono state contate, quindi al momento non si sa con certezza quale sarà il numero degli sfollati.
Secondo quanto appreso dai dati del Conred, l’ente preposto alla protezione civile, le persone che potrebbero essere a rischio a causa della caduta delle ceneri per via dell’eruzione in corso sono circa 130mila.
In queste ore sono stati allestiti ben 13 rifugi che si trovano nei comuni vicini e che sono pronti ad ospitare circa 7600 sfollati, a renderlo noto è Rodolfo Garcia, il portavoce di Conred ad AFP.
Il Conred ha anche riferito che la colonna eruttiva rimane al momento ad un altezza di 6mila metri sopra il livello del mare, è carica di molta cenere e si sta spostando verso ovest e verso sud-ovest, per una tratta che arriva fino a 100 chilometri di distanza.
Proprio per questo motivo è stata resa necessaria la sospensione del traffico veicolare sulla tratta RN-14, a riportare questa notizia è stato Carlos Figueroa, viceministro delle comunicazioni, durante una conferenza stampa.
Questa particolare strada è una strada secondaria che si trova alle pendici del vulcano e che va a collegare diverse località alla città di Antigua che è il principale polo turistico del Paese e che rientra anche nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal lontano 1979.
Essendo uno dei più attivi vulcani sul territorio non è insolito assistere a queste misure di emergenza.
Lo scorso dicembre 2022 si era resa necessaria la chiusura dell’aeroporto e dell’autostrada riaperte dopo poche ore perché l’attività vulcanica cessò immediatamente.
Nel 2018 invece l’eruzione del vulcano aveva devastato un’intera comunità, quella di San Miguel Los Lotes che si trova a Escuintla provocando 215 morti e altrettanti dispersi.
Da ieri invece il vulcano si è risvegliato e perciò è stato necessario mettere in atto le operazioni di sicurezza per salvaguardare la popolazione che si trova nel territorio o a transitare nelle sue vicinanze.
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