Per via del clima che è innegabilmente cambiato, in Italia è stato lanciato l’allarme per le probabili infezioni trasmesse dalle punture di zanzare.
Si prevede che l’Italia registrerà un aumento delle malattie infettive legate al clima, in particolare quelle causate da vettori come le zanzare, quali febbre dengue, malaria, febbre chikungunya e febbre del Nilo occidentale, che comportano un aumento del rischio e dell’aggressività.
Oggi la Società Italiana di Igiene ha rilasciato un comunicato in previsione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
La Società ha rivolto un appello ai governi nazionali e locali affinché utilizzino l’esperienza di professionisti altamente qualificati, alla luce delle incombenti minacce ambientali.
Sostengono un approccio multidisciplinare e interprofessionale nella prospettiva One Health. La Società ha sottolineato che gli igienisti, con le loro competenze uniche, possono svolgere un ruolo cruciale nella sfida per proteggere il nostro ambiente.
Secondo Roberta Siliquini, presidente di Siti, “investire nella manutenzione delle infrastrutture, nella pulizia dei corsi d’acqua e nel riordino della rete idrica è fondamentale per mitigare il rischio di esondazioni. Queste misure aiutano a prevenire l’accumulo di detriti e incoraggiano il flusso naturale dell’acqua, salvaguardando in ultima analisi le comunità dagli effetti distruttivi delle inondazioni”.
L’utilizzo della conoscenza di professionisti qualificati è fondamentale sia per i governi locali che per quelli nazionali.
L’adozione di un approccio multidisciplinare e interprofessionale, in particolare nella prospettiva One Health, può fornire spunti preziosi per ridurre al minimo l’impatto negativo delle catastrofi ambientali.
La prevenzione dei danni ambientali e la salvaguardia delle comunità dai disastri naturali possono essere efficacemente affrontate con l’aiuto degli igienisti e delle loro competenze specialistiche, rendendoli attori cruciali in questa sfida.
In qualità di membro del gruppo di lavoro Ambiente e salute, Siti si dedica ad affrontare i problemi ambientali e sanitari.
L’impegno del gruppo culminerà in una giornata nazionale di sensibilizzazione, che si terrà presso l’Università di Modena e Reggio Emilia il 9 giugno in occasione di un convegno.
Attualmente, ci sono 20 virus distinti che sono sotto stretta osservazione a causa della loro rapida diffusione in tutto il mondo.
I virus originari dell’Africa e di altre regioni esotiche destano particolare preoccupazione. L’attenzione si concentra sugli arbovirus, un gruppo di virus trasmessi all’uomo attraverso le punture di zanzara, inclusi i virus Dengue, Zika, Chikungunya e West Nile.
Precedenti focolai si sono verificati in Italia, in particolare durante l’estate del 2022. Con l’aumento delle temperature, è possibile che questi focolai possano diffondersi ulteriormente.
Tuttavia, oltre a questi focolai, vi è una crescente prevalenza del virus Marburg, particolarmente diffuso in Tanzania e Guinea Equatoriale.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha già emesso avvertimenti sul potenziale per una nuova pandemia. Inoltre, ci sono stati casi di influenza aviaria in Brasile, Cile, Ecuador e Cina.
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