Per il piccolo Manuel non c’è stato nulla da fare, in gravi condizioni la sorellina di tre anni e la madre.
Il Suv che – ieri pomeriggio – ha travolto la Smart Fourfour su cui viaggiava la giovanissima vittima era stato noleggiato da un gruppo di Youtuber, che pare stesserp partecipando a una sfida social, ma le responsabilità e l’esatta dinamica dello schianto sono ancora tutte da verificare.
La ricostruzione dell’incidente
La folle corsa, poi il boato e la vita di un bambino di appena cinque anni che si spezza all’improvviso. È quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì, 14 giugno, in via Macchia Saponara, in zona Casal Palocco. Una Smart Fourfour e un Suv Urus Lamborghini – proveniente dalla direzione opposta – si sono scontrati nel tratto fra via Archelano di Mileto e via dei Pescatori. Sulla Smart viaggiavano una donna di 29 anni e i suoi due bambini di 3 e 5 anni. Sull’altra auto c’erano cinque – o forse quattro – giovani (non è ancora stato appurato con certezza). Alla guida della potente auto, presa a noleggio qualche ora prima, un ragazzo di 20 anni, che è ora indagato per omicidio stradale.
Lo schianto è costato la vita al piccolo Manuel. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Grassi di Ostia, è deceduto subito dopo l’arrivo. In condizioni serie anche la madre e la sorellina, che però non sarebbero in pericolo di vita. Per cause ancora in corso di accertamento, il Suv si è scontrato con la Smart, finendo la corsa ai lati della carreggiata. Gli occupanti della prima vettura sono stati trasportati per accertamenti in diversi ospedali, ma nessuno di loro ha riportato ferite gravi da rendere necessario il ricovero.
La sfida social
Mentre si cerca di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente costato la vita al piccolo Manuel, le prime indagini – come riferisce Today – parlano di una sfida social. Nel Suv viaggiavano infatti un gruppo di Youtuber, che pare avessero iniziato una sorta di challenge con i loro follower: “In Lamborghini per 50 ore”. I loro cellulari sono stati sequestrati e gli inquirenti dovranno accertare se sia plausibile l’ipotesi della sfida a folle velocità, che potrebbe aver fatto perdere il controllo dell’auto al giovane conducente.
Alla guida della Lamborghini pare ci fosse un ragazzo di 20 anni, che è ora indagato per omicidio stradale. Quando il papà del piccolo Manuel ha saputo che il suo bambino non ce l’aveva fatta, ha tentato di aggredire il conducente. È stato fermato da carabinieri e vigili che si trovavano sul posto.
Al vaglio degli inquirenti anche la posizione degli altri ragazzi che si trovavano in auto al momento dell’incidente. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso, se venisse appurato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare poi sui loro canali social.
Saranno ascoltati anche i testimoni dell’incidente, la giovane commessa che per prima ha soccorso la madre e che – per prima – ha sentito il pianto di quella donna che ha chiesto di non pensare a lei, ma di aiutare i suoi bambini. Per il piccolo Manuel però a nulla sono serviti i soccorsi tempestivi, le sue condizioni erano troppo gravi e il bambino è morto appena arrivato in ospedale.