Nel periodo in cui è stato assente dal lavoro, il dipendente di Poste Italiane avrebbe gestito un bar di Verbania, intestato al figlio.
Nei confronti del medico di base si ipotizza anche il reato di corruzione, mentre per il dipendente il reato ipotizzato è di truffa aggravata, visto che avrebbe continuato a percepire lo stipendio nel periodo in cui è stato assente dal lavoro.
Sono finiti agli arresti domiciliari per corruzione e truffa aggravata. Si tratta di un medico di base di Verbania e di un dipendente di Poste Italiane della stessa località della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Quest’ultimo si sarebbe assentato dal lavoro per due anni, per una malattia che gli sarebbe stata fittiziamente attestata dal medico di famiglia. Mentre era in malattia, il dipendente avrebbe lavorato nel bar del figlio a Verbania, attività frequentata anche dal professionista sanitario.
Per il dipendente di Poste Italiane l’ipotesi di reato è di truffa aggravata, perché avrebbe continuato a percepire lo stipendio, anche nel periodo di assenza dal lavoro. Per il professionista, l’ipotesi di reato è invece quella di corruzione, visto che avrebbe ottenuto benefits in cambio dei falsi certificati. Le indagini dei carabinieri sono partite proprio da numerose segnalazioni sulla presenza dell’uomo nell’esercizio commerciale, nonostante la malattia.
Questa mattina, il giudice per le indagini preliminari, alla luce di quanto emerso dalle indagini, ha disposto la misura degli arresti domiciliari per il medico e il dipendente.
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