In Perù è andata a fuoco una miniera d’oro che si trova a Yanaquihua, la causa del disastro sarebbe per un corto circuito avvenuto all’interno di uno dei tunnel. Al momento sono stati recuperati solo 12 corpi.
Le ricerche si stanno svolgendo sotto terra a più di 100 metri, per le autorità peruviane si tratta del più grande disastro minerario che sia mai stato registrato. Il numero delle vittime è di 27 persone.
Tragedia in Perù dove all’interno di una miniera d’oro che si trova a Yanaquihua si è scatenato, lo scorso sabato 06 maggio 2023, prima un incendio e poi un’esplosione che ha portato alla morte di almeno 27 lavoratori.
L’incendio sembra sia stato provocato da un cortocircuito avvenuto all’interno del tunnel chiamato La Esperanza 1, che appunto si trova nella miniera d’oro di Yanaquihua che opera legalmente all’interno della città e nel dipartimento di Arequipa.
I soccorritori intervenuti sul posto hanno proseguito le operazioni per tutta la giornata di domenica riuscendo a recuperare 12 corpi. I corpi sono stati recuperati da squadre di bagnini e ognuno di loro è stato riportato in superficie avvolto in una coperta.
A diffondere la notizia del recupero dei 12 lavoratori è stata la polizia locale attraverso un comunicato ufficiale. Secondo le autorità si tratta della più grande tragedia mineraria che abbia mai coinvolto l’America Latina e il più grande produttore di metallo nel Paese.
I corpi delle vittime saranno tutti portati all’obitorio presente nella città di Arequipa, al momento non si hanno notizie di possibili sopravvissuti e non si sa ancora con certezza quanti operai lavorassero in quel momento nella miniera.
Le forze di sicurezza intervenute sul luogo hanno cercato di mettere in sicurezza l’intera area coinvolta che si trova a circa 10 ore di macchina da Arequipa e a 2300 metri sul livello del mare.
A causa dell’arrivo della notte le operazioni di soccorso sono state sospese ma verranno riprese nella mattinata di oggi.
Il governo di Dina Boluarte attraverso un tweet ha voluto esprimere le sue condoglianze alle famiglie dei defunti.
Nel tweet il governo ha fatto presente che sia il Ministero della Difesa che dell’Interno stanno lavorando dall’inizio della tragedia affinché si possano recuperare i corpi e traferirli.
James Casquino, sindaco della città di Yanaquihua, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale Andina, che la maggior parte dei lavoratori che si trovavano in miniera è deceduta a causa di soffocamento e a causa delle ustioni riportate.
Secondo quanto riportato dal sindaco la causa che ha dato vita al cortocircuito è da attribuirsi al crollo di alcune rocce. I lavoratori sarebbero stati seppelliti ad una profondità di più di 100 metri in linea retta, questo è quanto hanno riportato i media locali della città di Arequipa.
La miniera che è stata coinvolta dalla tragedia è gestita dalla società Minera Yanaquihua, una società di medie dimensioni che lavora nel settore da circa 23 anni. La società si occupa di estrarre circa 15mila once d’oro ogni anno.
In Perù l’estrazione mineraria è uno dei principali motori dell’economia e ha una partecipazione al PIL del 8,3%.
Inoltre la nazione risulta essere il secondo produttore al mondo di rame, argento e zinco, nonché il più grande produttore di oro, stagno, piombo, zinco e molibdeno nell’America Latina.
Solo lo scorso anno a causa delle attività minerarie sono decedute 39 persone, questo è il dato riportato dal Ministero dell’Energia e delle Miniere del Paese.
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