Negli ultimi giorni in Senegal la situazione è cambiata notevolmente, fino a pochi giorni fa, questa nazione, era considerata uno dei Paesi più stabili presenti in Africa. Tutto però è cambiato a seguito del ritrovamento di gas e petrolio.
La tensione politica è salita alle stelle tanto da rischiare che il Paese cada nel caos. Tra le vie di Dakar, capitale del Senegal, ci sono numerosi scontri, tante barricate e lanci di lacrimogeni, una situazione del tutto inaspettata e soprattutto violenta.
In Senegal la lotta politica si fa violenta dopo il ritrovamento di gas e petrolio
Negli ultimi giorni la situazione tra le strade del Senegal è cambiata radicalmente. Fino a pochi giorni fa questa nazione africana era considerata una tra le più stabili di tutto il continente africano, oggi rischia di non essere più così.
Da giorni tra le strade della Capitale, Dakar, si susseguono episodi e manifestazione di violenza che coinvolgono manifestanti e polizia locale. Quello che si è verificato poche ore fa è stato l’ultimo di una lunga serie di episodi che hanno interessato la nazione negli ultimi giorni.
Non è ancora ben chiaro cosa abbia portato i manifestanti in piazza si ipotizza però che le manifestazioni siano un modo per protestare contro l’intenzione di Macky Sall, presidente del Senegal di ricandidarsi alle elezioni e ottenere così un terzo mandato.
Le elezioni ci saranno il prossimo febbraio 2024, e nel Senegal è vietato dalla Costituzione presentarsi per un terzo mandato.
Ad inasprire gli animi ci sarebbero anche le mosse che la magistratura locale ha deciso di attuare contro il principale oppositore a Macky Sall, ossia Ousmane Sonko che nelle ultime dichiarazioni ha parlato di persecuzione giudiziaria ai fini politici.
Ousmane Sonko, pronto a candidarsi alle elezioni di febbraio 2024, gode di un forte appoggio da parte della fascia giovanile in Senegal, al tempo stesso però dovrà affrontare le accuse contro di lui.
Le accuse riguardano lo stupro che avrebbe commesso contro una donna, questa notizia ha destato non poca indignazione tra il popolo e il candidato presidente rischia una condanna fino a 10 anni di carcere.
In queste ore tra le vie di Dakar, la Capitale del Senegal, si sono registrate diverse manifestazioni che sono però diventate violente.
Disordini, scontri armati, barricate e incendi hanno interessato il centro della città rendendo necessario l’intervento della polizia locale.
La polizia locale ha scelto di utilizzare i lacrimogeni sui manifestanti nel tentativo di disperderli, i manifestanti hanno riposto a questo attacco dando fuoco alle auto e ad un edificio governativo, creando un clima di totale caos e violenza.
I ritrovamenti di gas e petrolio
Come anticipato fino ad oggi il Senegal è sempre stato uno dei Paesi africani ritenuti più stabili e in cui la democrazia è sempre stata consolidata.
Nelle ultime settimane però le tensioni politiche si sono accese e rischiano di creare disagi all’intero quadro istituzionale.
Secondo gli analisti questo scontro di potere nella nazione è dovuto al recente ritrovamento di vari giacimenti di petrolio e gas, una ricchezza che fa gola a molti e per questo potrebbe trasformarsi presto in una maledizione per questa nazione.