Incatenato per 20 anni, quando viene liberato ha una reazione incredibile, tale da far commuovere. Scopriamo chi è stato liberato
Tornare liberi dopo 20 anni di essere trattenuti con le catene è una grande liberazione per chiunque. Soprattutto se si tratta di un animale, ritornare in libertà è qualcosa di incredibile, ecco perché c’è stupore e sorpresa. La reazione è stata talmente sorprendente da commuovere, scopriamo cosa è successo!
Incatenato per 20 anni con catene di ferro
La sorte toccata ad un animale che per ben 20 anni è legato con delle catene di ferro è un vero e proprio gesto di crudeltà. E’ quanto successo a Musafa, che per tutto questo tempo è legato e trattenuto su un camion senza copertura, per cui l’animale ha vissuto sempre esposto alle intemperie.
Musafa è un puma bellissimo, e nonostante possa apparire come un animale aggressivo, in realtà appare indifeso e fragile. Sotto le sue zampe c’è sempre il duro pavimento fatto di metallo del mezzo e non ha mai avuto la gioia di correre su un prato e posare le zampe su qualcosa di morbido come l’erba.
Non ha mai neanche inseguito una preda nel sottobosco, perché è stato sempre legato con una catena. La sua vita si svolge in uno spazio piccolo del camion, dove veniva lasciato e preso anche a bastonate. Musafa era triste e soffriva in silenzio, quando all’improvviso accade qualcosa di straordinario.
Un’organizzazione prese a cuore il caso di Musafa
La notizia delle condizioni in cui era costretto a vivere Musafa cominciò a girare fino a quando non raggiunse un ente che si occupava di diritti degli animali. Si trattava nientemeno che dell’organizzazione Animal Rights International, che opera a livello mondiale per i diritti degli animali.
Quando hanno appreso la notizia, alcuni membri dell’organizzazione hanno verificato se corrispondesse a verità. Hanno capito subito che bisognava intervenire immediatamente per liberare quell’animale e fargli vivere una vita migliore.
Dopo mesi e mesi di indagini e controlli, che hanno permesso di far emergere la realtà dei fatti sulle condizioni di vita del puma, venne finalmente il giorno in cui Musafa sarebbe tornato a sorridere. L’organizzazione, aiutata anche dall’opinione pubblica, che riteneva insostenibili le condizioni di vita dell’animale, ha lottato per Musafa e per la sua libertà.
Grazie alle battaglie affrontate dai suoi sostenitori, il circo era stato chiuso dietro ordine delle autorità perché non era possibile far vivere gli animali in quelle condizioni.
Il puma è stato liberato
Quando è smantellato il circo, sono state sbloccate le catene di Musafa, incatenato da 20 anni.
L’animale poteva finalmente tornare in libertà. Ma il puma non aveva idea su quale altro tipo di vita avrebbe potuto condurre, visto che non era mai stato a caccia e tantomeno nei boschi o nei prati.
Tutto il tempo trascorso come se fosse in una prigione aveva azzerato il suo istinto di caccia e qualsiasi sua altra caratteristica avesse avuto in natura. L’organizzazione però non voleva abbandonare il puma in questo modo, perciò costruì per l’animale un recinto dove replicare il suo habitat naturale.
In quello spazio il puma avrebbe potuto sdraiarsi e sgranchirsi le gambe, e far arrivare il sole sul suo mantello. Per provare a recuperare qualcosa di quello che aveva perduto in tutti gli anni di prigionia. Quando Musafa entrò nel recinto nel suo sguardo fu possibile notare curiosità e stupore, ma anche ansia per qualcosa che non aveva mai conosciuto.
Passarono mesi e il puma trascorreva il suo tempo esplorando l’habitat naturale che era stato costruito apposta per lui. Anche se lentamente, provò il piacere di immergersi in uno stagno con acqua pulita. Quindi lasciarsi raggiungere dal sole e provare quella felicità che per lungo tempo gli era stata negata!