Dopo aver spento le fiamme nell’isola delle Hawaii, adesso è tempo di bilanci e contare i danni che i roghi hanno disseminato per tutto l’arcipelago. Secondo l’ultimo aggiornamento sarebbero 89 le persone che hanno perso la vita a Maui dopo il devastante incendio.
Il governatore dello Stato, Josh Green, durante una conferenza stampa ha dichiarato che il numero delle vittime sarà in aumento, spiegando che l’incendio delle scorse ore è stato tra i più devastanti dell’ultimo secolo.
È tempo di bilanci alle Hawaii dopo i devastanti incendi degli scorsi giorni. Il governatore dello Stato, Josh Green, in conferenza stampa ha spiegato che al momento sarebbero 89 le vittime dichiarate, un numero purtroppo, che andrà a salire, data la gravità della situazione nell’intero arcipelago.
Secondo una prima stima, l’isola di Maui risulta essere quella più colpita: nelle ultime ore, infatti, si sono verificati altri due incendi senza fortunatamente nessun decesso. A prendere fuoco è stata l’area di Kihei a sud dell’isola e nelle comunità montuose dell’entroterra conosciute come Upcountry.
Mentre i turisti presenti nell’isola di Maui, oltre 15 mila, sarebbero tutti scappati, il procuratore hawaiano ha spiegato che presto farà luce su quanto accaduto. La Farnesina ha dichiarato che nelle Hawaii, al momento sono presenti 60 italiani.
“Le autorità statunitensi ci hanno confermato che tra le vittime non ci sono connazionali”.
Queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, esprimendo vicinanza agli Stati Uniti per quanto accaduto.
Le autorità hawaiane nelle ultime ore hanno dichiarato che dopo gli incendi degli scorsi giorni la procura ha deciso di aprire una inchiesta per far luce su quanto accaduto e sul modo in cui sono stati gestiti i roghi e se si poteva evitare la catastrofe e le 89 vittime finora accertate.
Secondo una prima stima, gli incendi dei giorni scorsi risultano essere tra i più devastanti dell’ultimo secolo, superando il bilancio dell’incendio di 5 anni fa nel nord della California, che aveva provocato 85 decessi.
“Mentre continuiamo a sostenere tutti gli aspetti dello sforzo di soccorso in corso, ora è il momento di iniziare questo lavoro di comprensione”.
Queste le parole di Anne Lopez, procuratrice generale la quale nei prossimi giorni si metterà a lavoro per comprendere come sia potuta accadere una catastrofe del genere, analizzando le decisioni prese dai funzionari.
Qualcosa sicuramente non è andato secondo i piani. Tra i superstiti dei roghi alcuni di loro hanno dichiarato di non aver sentito alcuna sirena, nonostante le Hawaii vantano di un sistema di allarme tra i più imponenti, con circa 400 sirene posizionate in tutte le isole per avvertire l’intera comunità in presenza di disastri naturali o di altre minacce.
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