La Campania devastata dagli incendi. Nei giorni scorsi sono stati distrutti 16 ettari del Parco del Vesuvio nel napoletano ed è andata a fuoco anche la Collina dei Camaldoli. Nel secondo caso i roghi hanno rischiato anche di propagarsi fino al centro abitato e distruggere l’eremo dei monaci camaldolesi. La distruzione dei sedici ettari del Parco del Vesuvio ha portato la procura ad avviare un’inchiesta per incendio doloso. A Terzigno, dove sono state segnalate le prime fiamme, anche il sindaco Francesco Ranieri ha partecipato alle operazioni di spegnimento delle fiamme.
Sono stati 5 giorni di focolai intensi. Ieri, il presidente del Parco del Vesuvio Agostino Casillo, ha annunciato che le fiamme sono state domate.
“Il peggio è passato, ma abbiamo il dovere di rimanere vigili” ha detto Casillo. “Non ci arrenderemo ai criminali che vogliono fermare il cambiamento. Non avranno spazio quelli che vogliono farci tornare indietro. Le operazioni di presidio e riqualificazione del Parco devono proseguire e intensificarsi perché è con quelle che potremo scongiurare altri incendi e dimostrare ai nemici del Vesuvio che non abbiamo paura dei criminali” ha aggiunto il presidente in riferimento all’avvio dell’indagine da parte della procura di Nola.
Sull’emergenza incendi in Campania è intervenuto con un tweet anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Incendi criminali Vesuvio, Capri, Camaldoli sono attentato alla natura e alla vita. La natura si ama, non si distrugge. È priorità per lo Stato?”.
Incendi criminali Vesuvio,Capri,Camaldoli sono attentato alla natura e alla vita.La natura si ama,non si distrugge.E' priorità per lo Stato?
— Luigi de Magistris (@demagistris) 23 luglio 2016