All’alba di oggi è scoppiato un rogo a Tenerife, che ha coinvolto un’area di 130 ettari. I pompieri sono impegnati per spegnere le fiamme.
Ancora adesso, dopo ore, la situazione è critica ed è stato necessario evacuare 4 centri abitati. Le fiamme sono divampate in una zona boschiva, alimentate dalla vegetazione e dall’aria secca che sta interessando l’area. Il clima caldissimo di questa estate sta provocando tanti danni e le fiamme trovano caratteristiche ottimali per propagarsi dalle coste e lambire i centri abitati.
Ancora si contano i danni dell’incendio che ha colpito l’arcipelago delle Hawaii e di nuovo siamo a occuparci di un rogo di imponenti dimensioni che stavolta ha interessato Tenerife, alle isole Canarie.
L’incendio si è sviluppato in un’area boschiva di 130 ettari e in poco tempo le fiamme si sono propagate vicino ai centri abitati. Ne sono stati evacuati 4 in particolare: Arrate, Media Montana, Ajafona e Chivisaye. Le fiamme hanno causato diversi disagi alle strutture e anche alle strade, infatti la TF 23 fra Las Lagunetas ed El Portillo e la TF 523 Carretera Los Loros sono state chiuse al traffico per i dovuti sopralluoghi.
Ancora adesso, a ore dall’inizio dell’incendio, i pompieri sono ancora a lavoro per mettere in sicurezza le aree colpite dalle fiamme. Sono diverse le squadre impegnate nello spegnimento del fuoco.
Dalle prime informazioni trapelate dai media locali che seguono le indagini delle forze dell’ordine, oltre i disagi evidenti non ci sarebbero vittime ma sono state diverse le segnalazioni.
I soccorritori sono intervenuti per assistere i feriti e coloro che sono rimasti intrappolati in casa, ma anche per trasportare negli ospedali coloro che sono rimasti intossicati o che hanno riportato ustioni.
Si tratta di un incendio di dimensioni importanti, difficile da domare in poco tempo. E mentre l’isola nell’oceano Atlantico è messa in pericolo dalle fiamme, alle Hawaii si continuano a contare i morti del disastroso rogo, arrivati ormai a più di 100 nella sola città di Maui.
Una stagione tragica per quanto riguarda gli incendi, non solo all’estero ma anche nel nostro Paese, dove la Sicilia sta vivendo uno dei periodi peggiori, con la chiusura degli aeroporti che sono stati minacciati dal fuoco nei giorni scorsi. Che la causa di tutto ciò sia riconducibile solo al cambiamento climatico come dicono gli esperti? O ci sia la mano dell’uomo – volontaria o meno – a dare vita a questi drammi che chiaramente poi sono alimentati da altri fattori?
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