Nella notte è divampato un violentissimo rogo a Montenegrino Valtravaglia, a Varese, che si è esteso per 2 chilometri.
Le fiamme hanno avvolto e distrutto 12 ettari di boschi prima che i Vigili del Fuoco riuscissero a mettere in sicurezza l’area e spegnerle. Ancora la zona è sotto attento monitoraggio perché si teme che alcuni focolai possano riprendere.
A Montenegrino Valtravaglia, in provincia di Varese, un violento incendio è scoppiato nella notte distruggendo in poco tempo 12 ettari di boschi, a causa anche del fortissimo vento che ha alimentato le fiamme facendole diventare sempre più imponenti.
L’incendio si è esteso in poco tempo fino a coprire un’area di due chilometri e raggiungendo anche le abitazioni circostanti alla zona boschiva dove ha avuto origine.
Sul posto hanno lavorato per ore i pompieri del distaccamento di zona con diversi mezzi per contenere i danni e tutelare i residenti, che hanno visto le fiamme lambire le proprie abitazioni in pochi terribili momenti di panico generale.
Hanno dato il loro contributo anche due canadair della flotta aerea nazionale ma nonostante gli sforzi purtroppo ci sono stati ingenti danni, anche se nessuno miracolosamente è rimasto ferito.
Rimane solo tanta paura, che si evince anche dalle testimonianze di coloro che affacciandosi in finestra hanno visto lo spaventoso rogo avvicinarsi pericolosamente ai centri abitati. L’ennesimo di tanti che stanno interessando le nostre aree boschive e come spesso accade, anche in questo rogo la causa non è certa.
Per tutta la notte si sono alternate diverse squadre dei Vigili del Fuoco, infatti oltre a quelli della frazione nel Varesotto, sono giunte anche quelle di Luino, Ispra, Laveno Mombello, Somma Lombardo Busto e Gallarate, per dare supporto con autopompe, autobotti e fuoristrada antincendio.
I queste circostanze la rapidità e il sangue freddo sono importanti per intervenire al meglio e scongiurare il peggio, però servono anche molti uomini e possiamo dire che in campo ce n’erano circa una cinquantina, aiutati da tanti volontari che dopo la messa in sicurezza hanno aiutato a dare assistenza alle persone che hanno subito questo trauma, ovvero i residenti.
C’è un dramma ulteriore a quello delle perdite di vite umane, fortunatamente non in questo caso, relative agli incendi boschivi, ovvero la distruzione di ettari di vegetazione. In questo caso parliamo di 12 ettari ma gli incendi boschivi sono un fenomeno sempre più frequente che sta eliminando tanti boschi in Italia e impoverendo i terreni dove vivono tante specie faunistiche e floreali.
L’incendio boschivo è un fuoco che tende a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate arrivando anche a costeggiare le infrastrutture che si trovano in queste zone o comunque che sono limitrofe, colpendo anche pascoli e terreni coltivati.
Una strage da ogni punto di vista, che colpisce insediamenti umani, animali e natura. Tutte le regioni italiane ne sono interessate, anche se con gravità differenti in base alle caratteristiche del territorio e in diversi periodi dell’anno, infatti al Nord i focolai si sviluppano principalmente fra l’inverno e la primavera mentre al sud, a cavallo della stagione estiva.
Ci sono alcune cause che portano allo scoppio dei roghi, ad esempio fulmini ma anche eruzioni vulcaniche e autocombustione. Questo per quanto riguarda gli incendi naturali, abbiamo poi invece quelli di origine umana, ovvero causati dal comportamento delle persone, come abbandono di mozziconi di sigaretta ma anche linee ferroviarie a contatto con la vegetazione e attività ricreative come il barbecue.
Non è chiara quale sia stata la causa dell’incendio nel Varesotto, ad ogni modo la zona è stata bonificata e ora è tornata sicura, sebbene ci siano ancora controlli da parte delle autorità. Un evento tragico che si unisce ai tanti incendi che spesso interessano la nostra penisola, ora si lavora su cosa lo abbia scatenato perché se risultasse doloso si dovrebbero cercare i responsabili e il fatto sarebbe ancora più grave.
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