È salito a 67 il numero di vittime dell’incendio alle Hawaii. Tra queste potrebbero esserci alcuni italiani.
È di 80 il numero di vittime che ha aggiornato i dati precedenti sulle conseguenze umane e ambientali degli incendi devastanti che hanno colpito l’isola di Maui, una delle tante appartenenti alle Hawaii.
A riferirlo sono le stesse autorità, con il governatore Josh Green che ha voluto ribadire che “il numero di vittime sicuramente continuerà a salire”.
Intanto, non si hanno notizie di almeno un migliaio di persone, tra cui ci sono 60 italiani, che erano sull’isola al momento in cui sono scoppiati gli incendi.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha affermato che “le autorità degli Stati Uniti hanno confermato che, purtroppo, tra le tante vittime ci sono anche italiani”.
Questo disastro è, senza dubbio, il più grave che sia avvenuto in questo Stato, che è nato soltanto nel 1959.
Il primo avvenne nel 1960, con uno tsunami che causò a Hilo la morte di 61 persone. L’incendio, che è alimentato da venti molto forti, non è stato del tutto controllato: “Sicuramente il numero di morti aumenterà”, ha ammesso Josh Green.
La procura dello Stato hawaiano ha annunciato che aprirà un’inchiesta per capire se le autorità sono state in grado di gestire gli incendi devastanti in modo appropriato, visto che sono 67 finora le vittime di questo disastro.
Sarà Anna Lopez, procuratore generale, a condurre l’analisi completa di tutte le decisioni prese dai funzionari per domare gli incendi.
“Il mio dipartimento ha intenzione di impegnarsi nella comprensione delle decisioni che sono state prese sia prima che durante gli incendi, e ne condivideremo i risultati”, ha dichiarato la Lopez.
Michele Carbone, console onorario, ha raccontato ai TG italiani, che “tutte le persone evacuate adesso si trovano nei centri dove non mancano per loro posti letto e cibo. Il problema è che ancora non sappiamo chi sono e dove esattamente si trovano”.
Per i turisti sull’isola la situazione non è sicuramente delle più facili. “Ho avuto modo di parlare con alcuni di loro”, afferma il console, “e sono molto preoccupati perché non sanno come rientrare in Italia”.
“Naturalmente, sono in contatto con il consolato di San Francisco in modo da trovare un modo di fornire loro tutti i documenti necessari per tornare in Italia se i loro documenti sono andati perduti nell’incendio”.
Quasi tutte le persone decedute durante gli incendi si trovavano nella città di Lahaina, la quale, stando a quanto dichiarato dalle autorità locali, è stata quasi completamente distrutta.
Lo stato di emergenza vige in tutta l’isola. Le emittenti statunitensi affermano che, per via di un incendio, la zona di Kaanapali è stata completamente evacuata.
Le autorità di Maui, tra cui la polizia, hanno nuovamente ribadito che la cosa più importante in questo momento è “garantire la sicurezza sia della comunità che dei soccorritori”.
Tutti i piani di volo, ma anche gli orari, sono stati modificati dalle compagnie aeree statunitensi. Ciò per dare un grosso aiuto alle persone per lasciare Maui. Finora, quelle che sono riuscite ad andare via dall’isola sono circa undicimila.
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