Un violento incendio ha colpito nove campeggiatori in un parco nazionale sull’isola di La Palma, una delle Canarie.
La zona in cui è scoppiato il rogo è il Parco Nazionale della Caldera de Taburiente. A riferire la notizia è stato l’Island Council attraverso il proprio account Twitter.
Incendio alle Canarie
Un imponente incendio boschivo in un Parco Nazionale sull’isola di La Palma, una delle Canarie, ha costretto all’evacuazione di 9 persone , fra cui alcuni campeggiatori, che si trovavano sul luogo.
Ancora non è chiaro cosa abbia dato origine alle fiamme che in pochissimo tempo hanno divorato ettari di riserva naturale, quella della Caldera de Taburiente a La Palma. Su Twitter, l’Island Council ha riportato i fatti, precisando che il Comune ha dato alcune informazioni utili. Sappiamo che i fianchi di est e ovest dello scoppio del rogo iniziato a Palmita de la Hiedra, sono sotto controllo.
Intanto, dopo aver evacuato le persone che erano presenti nel Parco Nazionale, i pompieri sono a lavoro per fermarlo nella zona centrale, quella più difficile da arginare.
Tutto è avvenuto ieri pomeriggio e subito 3 elicotteri si sono mobilitati per recarsi sul posto, dove hanno sganciato complessivamente 46.800 litri di acqua in 52 passaggi. Nella zona poi sono arrivate due squadre di pronto intervento contro gli incendi boschivi, quello di base a La Palma e un altro a La Gomera.
Non è chiaro cosa abbia provocato l’incendio, dalle prime informazioni però, sembra che le autorità abbiano evidenziato l’origine dolosa. Al momento la situazione rimane di livello 1, questo significa che l’incendio ha fatto sì danni importanti alla vegetazione ma comunque è sotto controllo. A coordinare le operazioni è il sindaco, supportato dal governo delle Isole Canarie.
Allarme incendi alle Canarie
Gli incendi non danno tregua all’arcipelago spagnolo che ogni anno attira tantissimi turisti per le bellezze paesaggistiche marine e non solo. In questo caso è stata colpita una Riserva Naturale, in maniera dolosa.
Ancora da capire come sia stato possibile che nessuno abbia visto nulla, tuttavia in queste ore sono in corso gli accertamenti delle autorità per ricostruire gli ultimi movimenti di chi si trovava all’interno del parco.
Le Canarie continuano a bruciare e lo fanno da tempo e periodicamente. A volte si tratta di atti di incoscienza di chi, volontariamente o meno, decide di appiccare il fuoco, altre volte il caldo e il vento contribuiscono a dare origine agli incendi.
Nel 2012, un devastante incendio ha colpito La Gomera. Le fiamme hanno colpito l’11% dell’isola, un evento imponente che ha costretto allo sgombero di un quarto della sua popolazione. Il 9,8% del territorio è stato bruciato e il 18% del Parco Nazionale sgomberato per la criticità della situazione. Come allora, anche oggi le fiamme hanno costretto all’evacuazione dei presenti.
Queste persone sono state assistite dal personale sanitario e non sono in pericolo di vita, certo sono ancora molto scioccate. Le forze dell’ordine cercheranno di capire se possono fornire dettagli utili a scoprire cosa sia successo.
C’è anche un altro aspetto terribile, trattandosi di un’area naturale infatti, il rogo ha interessato anche molte specie animali. Anche quello terribile del 2012 fu di origine dolosa e durò all’incirca 3 mesi, alimentato anche dalle condizioni meteo particolari, infatti c’erano temperature molto elevate, bassa umidità, forti raffiche di vento e anche una vegetazione essiccata da tempo a causa della siccità.
Si tratta sicuramente dell’episodio più rappresentativo di questi ultimi anni ma altri incendi si sono poi verificati negli anni dopo come quello del 2019 a Gran Canaria, dove il fuoco ha distrutto oltre 3.000 ettari di vegetazione con fiamme alte 50 metri nel Parco Naturale di Tamadaba.
Poi nel 2022 a Tenerife, nel Parco Naturale del Teide, rogo che ha bruciato 2.000 ettari.
Una situazione terribile che colpisce da tempo forse uno degli arcipelaghi più belli e visitati del mondo, non è chiaro come mai la mano umana sia così intenzionata ad appiccare fiamme in queste zone, però è un dato di fatto che la matrice dolosa sia quasi sempre la causa.
Oggi non sono state segnalate vittime grazie all’evacuazione tempestiva del Parco, però i danni alla vegetazione rimangono importanti e ricordiamo che le fiamme non sono ancora state domate nella parte centrale, dove sono a lavoro diversi mezzi dei pompieri.