In seguito all’incidente ferroviario che si è verificato a Brandizzo e ha portato alla morte di cinque operai, che si stavano occupando di sostituire i binari sulla tratta Torino-Milano, è stato disposto uno sciopero dei macchinisti nella giornata odierna. Un altro sciopero dei trasporti generale è previsto per la giornata di lunedì, 4 settembre 2023.
Ancora da accertare le dinamiche dell’incidente e proseguono perciò le indagini. Da quanto riferito da RFI questo genere di lavori viene affidato ad aziende esterne che devono ricevere un nulla osta dall’ente. Per Fs i lavori sarebbero dovuti iniziare dopo il passaggio del convoglio che ha travolto e ucciso i cinque operai.
Proseguono le indagini per capire cosa sia successo ieri notte nell’incidente sulla linea Torino- Milano che ha portato alla morte di cinque operai che effettuavano lavori di di manutenzione.
La procura ha deciso di avviare un’inchiesta che avrà il compito di determinare le cause di questa tragedia. Al momento si procede verso disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo verso ignoti.
Anche il Mit ha deciso di avviare una propria indagine. Dalle notizie apprese in queste ore il macchinista, che guidava il convoglio che ha travolto i cinque operai, era certo che in quell’orario nessuno avrebbe dovuto transitare nella zona e neanche lavorare, questo è quanto ha precisato Fs.
Però gli operai c’erano e dei sette che erano a lavoro sui binari solamente due se ne sono salvati, per questo motivo c’è da capire cosa sia effettivamente successo.
L’ipotesi al momento al vaglio è che ci sia stato un errore di comunicazione, esattamente come affermato poco dopo l’incidente dal sindaco di Brandizzo.
I cinque operai che hanno perso la vita sono Michael Zanera, di 34 anni di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni di Brandizzo, Saverio Giuseppe Lombardo aveva 52 anni ed era di Vercelli, Giuseppe Aversa, di 49 anni e proveniva da Chiavasso, Kevin Laganà aveva solo 22 anni e proveniva da Vercelli.
Tutti e cinque gli operai erano dipendenti della società Sigifer che si trova a Borgo Vercelli e nel momento in cui si è verificato l’incidente, che gli ha tolto la vita, si stavano organizzando per iniziare i lavori di sostituzione di alcune rotaie.
Il treno che li ha travolti è passato sul binario 1 prendendoli in pieno e uccidendoli tutti sul colpo. Il treno viaggiava a 160 chilometri orari ed era composto da 12 vagoni che da Alessandria erano diretti a Torino.
Sono state recuperate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione che secondo la procura di Ivrea daranno un aiuto nella ricostruzione dei fatti. Gli altri due operai che si trovavano sul luogo sono rimasti illesi e sono stati dimessi dall’ospedale.
Così come i due macchinisti che guidavano il treno, dopo essere stati dimessi dall’ospedale sono stati ascoltati, dalle autorità, come persone informate sui fatti.
Secondo quanto ribadito da Ferrovie dello Stato anche sul suo Fs News, i lavori non dovevano iniziare prima del passaggio del treno. Fs ha infatti ribadito che la velocità di 160 chilometri orari in quel tratto è una velocità consentita, ma per l’azienda la questione è un’altra.
Infatti ha ribadito che i lavori di manutenzione dei binari sarebbero dovuti iniziare solamente dopo il passaggio di quel convoglio. Al momento per l’azienda sotto indagine c’è il rispetto della procedura di sicurezza vigente.
Da quanto spiegato da Fs, questo genere di manutenzioni vengono spesso affidate a imprese esterne che sono qualificate e certificate, ma i lavori si svolgono solamente in assenza di circolazione dei treni.
Il cantiere viene attivato solamente quando il responsabile della squadra operativa, quindi l’impresa, ha ricevuto il nulla osta formale che può operare. Questo nulla osta viene ricevuto da personale abilitato di RFI.
RFI, Rete Ferroviaria Italiana, si è da subito attivata e ha iniziato a collaborare con le autorità per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti che ha portato alla perdita di queste cinque vite.
Tanti i messaggi di sdegno e di cordoglio che sono arrivati in seguito all’incidente. I sindacati si sono dimostrati particolarmente duri nei confronti del segretario regionale del Piemonte appartenente alla Cgil Giorgio Aiurado.
Per la giornata di oggi si è deciso uno sciopero dei macchinisti di Rfi, decisione collettiva condivisa da Maurizio Landini e dalle Usb.
Il prossimo lunedì, 4 settembre 2023, ci sarà invece uno sciopero generale dei trasporti.
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