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Incidente ferroviario in Puglia fra Corato e Andria: morti e feriti nello scontro

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Sono 23 i morti accertati dell’incidente ferroviario in Puglia che ha coinvolto due treni su una tratta a nord di Bari, tra Andria e Corato. Sul posto della strage, accaduta intorno alle 11 del 12 luglio, le operazioni di soccorso sono durate tutta la notte. Resta drammatico il bilancio, sottolinea la Protezione civile, perché oltre ai 23 morti ci sono almeno 50 feriti. 22 vittime sono state identificate, ma c’è una salma che ancora non ha nome perché nessuno l’ha reclamata. Si tratta di un uomo italiano tra i 55 e i 60 anni, come precisato dal direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni, in conferenza stampa al Policlinico di Bari. Sul posto è arrivato nella serata di martedì anche il premier Matteo Renzi e si è recato a Bari in Prefettura per la riunione del comitato dell’ordine e della sicurezza, dopo che nel pomeriggio era giunto anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non si è mai allontanato dal luogo del disastro. “Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia. Non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli. Siamo al loro fianco dopo questo momento di dolore e di disperazione“, ha dichiarato Renzi al termine dell’incontro in Prefettura. Intanto sono state aperte tre inchieste per fare luce su quanto accaduto.

Il premier Renzi abbraccia il presidente della Regione Puglia Emiliano sul luogo del disastro

Accanto alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo pugliese in questo momento di dolore atroce. Voglio che risuoni forte il grazie degli italiani per la straordinaria professionalità dei soccorritori che hanno reso meno pesante un bilancio di morti comunque assurdo e inaccettabile“, scrive il premier su Facebook dopo la visita al luogo del disastro.

LA DINAMICAL’incidente è avvenuto alle 11.30 del mattino del 12 luglio in aperta campagna tra Corato e Andria lungo un tratto con un binario unico. l due treni sono della ‘Ferrotramviaria‘, le Ferrovie del Nord Barese dall’antica storia che si perde negli anni ’30 del novecento e che con il passare del tempo è diventata un riferimento nel panorama del trasporto pubblico locale, soprattutto per i pendolari. Come si vede dalle drammatiche foto che stanno circolando, i due treni erano formati ciascuno da quattro vagoni. Una prima ricostruzione dell’accaduto sembrerebbe confermare che i due treni, al momento dell’impatto, viaggiassero alla velocità di 100 chilometri orari: si parla di errore umano ma le indagini sono ancora all’inizio. Qui infatti c’è ancora il blocco telefonico, un sistema di sicurezza vecchio, risalente agli anni ’50, per cui il passaggio del treno viene trasmesso per telefono dai due capostazione.

RITROVATA UNA SCATOLA NERANella tarda serata del 12 è stata estratta la scatola nera di uno dei due mezzi, un elemento fondamentale per il proseguimento delle indagini. Dalla scatola nera sarà possibile verificare la velocità cui viaggiava il treno e ricostruire quanto accaduto prima dell’impatto. Sembra, invece, sia andata distrutta la scatola nera del convoglio proveniente da Barletta di cui – si apprende dalla Polfer – sarebbero stati ritrovati solo pochi brandelli.

LE CAUSE Si tratta di un incidente di proporzioni enormi, l’impatto dei due treni è stato violentissimo, lo ha ribadito il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio arrivato in Puglia sul luogo della tragedia per rendersi conto dell’accaduto: “Ho inviato gli ispettori, faremo una commissione d’indagine per capire le cause di questa tragedia che addolora tutto il paese“.

Qui il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio mostra l’unità di crisi al lavoro:

Non si sa ancora nulla sulle cause dell’incidente, è ancora presto. Abbiamo aperto un’inchiesta interna, oltre a quella della magistratura. Gestiamo 196 treni al giorno, non era mai successo nulla di simile. Ci sono tutti i tecnici sul posto e ora la priorità da gestire è anche il grosso flusso di pendolari che ogni giorno viaggia su questa tratta e che dovrà essere trasportato con autobus“, spiega da parte sua il portavoce della società Ferrotramviaria che gestisce la linea a singolo binario (inaugurata nel 1965), ma i cronisti del Tg3 regionale parlano di errore umano, ossia uno dei due macchinisti non avrebbe rispettato lo stop per permettere all’altro convoglio di passare.

Condividendo alcune foto dell’incidente, Massimo Mazzilli, sindaco di Corato, uno dei paesi nel quale è avvenuta la tragedia ferroviaria, commenta su facebook: ”È’ un disastro come se fosse caduto un aereo. I soccorsi e la protezione civile è tutta sul posto, purtroppo ci sono vittime”.

DOVE E’ AVVENUTO L’INCIDENTE

Ecco sulla cartina il punto dove è avvenuto il tragico incidente. E’ un tratto in aperta campagna. Il luogo in cui è avvenuto l’incidente tra i due treni della Ferrotramviaria si trova lungo la linea Bari Nord nel tratto compreso tra Corato ed Andria, nell’area conosciuta come il Tavoliere delle Puglie, all’altezza del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. E’ particolarmente impervio da raggiungere, perché i mezzi di soccorso devono passare per strade strette e sterrate di campagna delimitati dai muretti a secco. Questo non ha impedito ai ‘turisti dell’orrore’ di giungere sul posto per scattare selfie.

APERTE TRE INCHIESTE E sono tre le inchieste aperte sulla tragedia: una della Procura della Repubblica di Trani (sostituto procuratore Francesco Giannella) per omicidio colposo e disastro ferroviario, una interna di Ferrotramviaria che gestisce la linea, e una del ministero dei Trasporti.

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I SOCCORSILe varie squadre dei vigili del fuoco impegnate nel recupero dei corpi hanno lavorato senza sosta per estrarre eventuali superstiti. Dalla Regione Puglia era subito arrivata la richiesta di non transitare per le strade vicino al luogo dell’incidente per permettere ai soccorsi di agire senza confusione. Nel corso della giornata di ieri i soccorritori hanno chiesto massimo silenzio alle numerose persone giunte nei pressi del luogo della tragedia per poter ascoltare gli eventuali lamenti di persone ancora vive e incastrate sotto le lamiere. Come per miracolo sono riusciti a estrarre vivo un bambino di pochi anni, che in seguito è stato portato via con un elicottero. Ma hanno anche assistito a una scena dolorosissima: una mamma e una figlia sono morte stringendosi in un abbraccio disperato. Sul posto – si legge in una nota diffusa dalla Regione Puglia – sono giunti il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni ha coordinando dall’ospedale di Andria le operazioni di soccorso, assistenza sanitaria, e assistenza psicologica ai familiari. Il capo dipartimento Mobilità della Regione Puglia Barbara Valenzano ha attivato un coordinamento presso l’assessorato ed è stato installato sul posto, a cura del servizio 118, un Punto medico avanzato.

L’EMERGENZA SANGUE Data l’emergenza è stata organizzata una raccolta straordinaria di sangue all’ospedale di Andria e in tutti gli ospedali della zona, richiesta a cui i pugliesi hanno risposto in massa, con lunghe code ai centri di raccolta. Intorno alle 21 è arrivata la notizia che l’emergenza sangue è finita. l CRAT della Regione Puglia (Coordinamento regionale per le attività trasfusionali) riferisce che al momento le richieste di donazione del sangue sono state soddisfatte e invita i donatori a programmare la propria donazione nei prossimi giorni contattando l’associazione o il servizio trasfusionale di riferimento. Il

E a pochissimi minuti dall’accadimento della tragedia il vice comandante della Municipale presso il Comune di Corato aveva condiviso un appello e con il passare delle ore è invece rientrata l’emergenza per quanto riguarda la richiesta di medici e infermieri.

A CHI RIVOLGERSI PER CHIEDERE INFORMAZIONI O PRESTARE AIUTOChiunque abbia bisogno di informazioni può telefonare ai seguenti numeri:

  • Polizia locale protezione civile Corato: 080 8721014
  • Protezione civile Nazionale (H24): 800 840840
  • Protezione civile Puglia (H24): 080 5802111
  • Protezione civile provincia di Bari (ore 7-20): 080 5531292

La solidarietà della gente si è subito fatta vedere, e infatti ad Andria c’è troppo affollamento al Centro Trasfusionale. Si invitano quindi i volontari che vogliono donare il sangue a farlo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, presso gli Ospedali di Andria, Trani, Molfetta, Barletta e Bari.

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LE REAZIONI ALLA TRAGEDIAE dal Museo della Scienza e Tecnologia di Milano il premier Matteo Renzi, che stava partecipando all’inaugurazione della mostra ‘Extreme, alla ricerca delle particelle’, appena appreso della notizia tragica dalla Puglia ha commentato: “Tornerò immediatamente a Roma per l’incidente ferroviario successo in Puglia. Ci tenevo però ad esprimere tutto il cordoglio alle famiglie e l’assoluta richiesta senza alcuno sconto di far chiarezza sui responsabili. Non ci fermeremo finché non avremo chiarezza“. Il commento del presidente del gruppo Misto alla Camera Pino Pisicchio: “Rimaniamo scioccati dalla notizia dell’incidente ferroviario tra Andria e Corato che abbiamo appreso da siti e televisioni. Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie. Chiediamo di sapere dai responsabili delle ferrovie e dal ministro competente cosa può aver provocato un incidente così grave che ha colpito ancora una volta persone che andavano a lavorare“, mentre Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera ritiene ”opportuna un’informativa urgente del governo a Montecitorio”, oltre che ribadire la necessità di assicurare il massimo sforzo per aiutare le persone coinvolte.

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LA NOTIZIA SUI SITI INTERNAZIONALI
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Profondo dolore” è stato espresso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Il mio primo pensiero va alle tante vittime e ai loro familiari, ai quali desidero far pervenire vicinanza e solidarietà. Ai feriti rivolgo gli auguri di pronta guarigione“. Il presidente della Repubblica ha aggiunto in una nota: “Bisogna fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze“.

La presidente della Camera Laura Boldrini ha chiesto chiarezza sulla vicenda:

Altri esponenti politici hanno rilasciato dichiarazioni ai cronisti o lanciato un Tweet, mentre al Senato i politici hanno osservato un minuto di silenzio:

E su Facebook un pugliese DOC come l’attore Lino Banfi ha voluto lasciare un messaggio di cordoglio per i suoi conterranei

IL TRASPORTO AL SUD E’ ABBANDONATOE a soccorsi ancora attivi è già montata la polemica da parte del Codacons, il cui presidente Carlo Rienzi ritiene: “Inaccettabile che nel 2016 possano ancora verificarsi simili incidenti, e ancora piu’ inaccettabile parlare di “errore umano”. Tutti i trasporti ferroviari del mondo godono di tecnologia avanzatissima in grado di evitare collisioni, deragliamenti ed errori, e garantire piena sicurezza. Vogliamo sapere quali investimenti sono stati fatti in Puglia anche da parte della Regione sul fronte delle ferrovie e quanti e quali controlli eseguiti in merito alla sicurezza.” “La tragedia di oggi dimostra come il trasporto ferroviario nel sud Italia sia ancora ad un intollerabile livello di arretratezza, perche’ si continua ad investire solo sull’alta velocità lasciando spesso le ferrovie del Mezzogiorno abbandonate a se stesse“, conclude Rienzi.

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Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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