E’ il conducente del motoscafo finito addosso alla barca a vela il primo indagato. L’incidente era avvenuto lo scorso 23 luglio tra l’Argentario e l’Isola del Giglio.
Il primo indagato per l’incidente in barca all’Argentario. Si tratta del conducente del motoscafo, Per Horup. Nello scontro avvenuto lo scorso 23 luglio è morto un uomo di Roma, mentre sono ancora in corso le ricerche della donna dispersa in mare.
Reati contestati di omicidio colposo e lesioni. Il primo indagato del terribile incidente avvenuto nelle acque al largo dell’argentario tra l’Isola del Giglio, è il conducente del motoscafo, il danese Per Horup.
L’incidente è avvenuto lo scorso 23 luglio. Due imbarcazioni – una barca a vela e un motoscafo – sono arrivate a una violentissima collisione che ha provocato una vittima e un disperso, e nella quale quattro persone sono rimaste ferite.
Un uomo di Roma, di mezza età, è morto subito dopo lo scontro. Due dei tre feriti, in maniera lieve, sono stati già dimessi dall’ospedale. Sarebbero due donne di 59 e 61 anni, mentre un uomo di 60 anni si trova ancora all’ospedale di Orbetello.
Le ricerche di una quinta passeggera dispersa invece non hanno ancora fatto emergere novità. La donna, anche lei sulla sessantina, è stata risucchiata in mare dopo il terribile scontro tra le barche.
Proprio ieri, l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano che ha gestito le ricerche, ha comunicato che le operazioni sono ancora in corso con mezzi della guardia costiera e della guardia di finanza. Per tutta la giornata di oggi i militari stanno continuando a cercare il disperso. La profondità dell’acqua del punto dell’impatto non supera – come comunicato nella nota – i 100 metri.
Le forze dell’ordine stanno continuando a interrogare i presenti a bordo per tentare di ricostruire le dinamiche dell’incidente con esattezza. Pare che il guidatore del motoscafo, adesso indagato, viaggiasse insieme alla sua compagna, al figlio e alla fidanzata del figlio, con il sole in faccia.
Si valuta anche l’ipotesi pilota automatico, come cause della collisione. Le indagini hanno fatto emergere che l’imbarcazione avesse un andamento ingovernato.
Le indagini dell’ufficio di Porto santo Stefano intanto continuano per determinare quale fosse la velocità di crociera del motoscafo che ha travolto la barca a vela. Entrambe le barche sono state sequestrate dai militari. A breve verranno svolte le dovute perizie che faranno emergere ulteriori dettagli sulle cause dello scontro.
Il pubblico ministero Valeria Lazzarini ha inoltre disposto l’alcol test a tutti i presenti a bordo, insieme al drug test. I risultati verranno valutati nelle prossime ore.
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