Un evento religiosio sul monte Meron, in Galilea, Israele, si è trasformato in una tragedia. Dopo la mezzanotte, infatti, almeno 44 persone sarebbero morte e ci sarebbero 150 feriti a causa di un incidente.
Secondo quanto emerso, alcune persone durante l’evento religioso sarebbero scivolate dalle gradinate trascinando con se gli altri partecipanti. Questo ha innescato una reazione a catena e una fuga di massa. Decine di persone sono così rimaste bloccate.
L’incidente durante la festività religiosa di La Ba’omer
Nella serata di ieri, sul monte Meron, si stava celebrando la festività ebraica di La Ba’omer, presso la toma del rabbino Shimon bar Yochai. Tra le vittime del tragico incidente, avvenuto durante l’evento religioso, ci sarebbero anche dei bambini piccoli.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato di “un terribile disastro”, mentre la Megan David Adom, l’equivalente israeliano della nostra Croce Rossa, ha riferito che i suoi paramedici stanno prestando le dovute cure ai 150 feriti a seguito dell’incidente durante l’evento religioso.
“Le squadre di soccorso sono state chiamate a uno dei concerti vicino alla tomba di Bar Yochai, dove c’è stato un terribile crollo vicino a un edificio. C’erano dozzine di persone intrappolate in una tribuna vicina e ci è voluto del tempo per evacuarle” ha spiegato Zaki Heller, portavoce della MDA.
L’evento nel 2020 è stato annullato a causa di Covid-19
L’evento, che si celebra ogni anno, è svolto in occasione della festività che ricorda la ribellione ebraica del 132 d.C. contro le legioni romane. Una ricorrenza molto sentita, visto che ieri oltre 100mila ebrei si sono recati al monte Meron per pregare sulla tomba del rabbino del secondo secolo d.C. La tradizione vuole che il rabbino sia l’autore dello Zohar, un testo mistico.
La festa, che richiama moltissime persone ogni anno, l’anno scorso causa pandemia è stata annullata. Quest’anno, invece, col miglioramento della situazione sanitaria, l’evento è stato autorizzato, ma con diverse restrizioni, che però non hanno resistito alla pressione della folla.