Indonesia, si sono verificati incidenti dopo una partita di calcio e il bilancio attuale è di oltre 170 persone morte e moltissimi feriti.
Una tragedia ha sconvolto l’Indonesia e la causa sono stati scontri al termine di una partita di calcio a Malang, situata nella provincia di Giava Orientale. La polizia locale riferisce almeno 174 morti e moltissimi feriti.
In Indonesia e più precisamente nella provincia di Giava Orientale si affrontano due squadre che da sempre sono acerrime nemiche ovvero Arema FC e Persebaia Surabaya.
La partita, svoltasi ieri, si è conclusa con la vittoria della seconda e questo ha scatenato la reazione dei tifosi dell‘Arema FC che hanno invaso il campo dello stadio Kanjuruhan a causa della sconfitta dopo due decenni di vittorie. Gli scontri sono stati violenti e l’invasione di campo talmente numerosa che è stato impossibile per la polizia bloccarla.
Dagli scontri si sono creati incidenti a catena dentro e fuori dal campo e il governatore indonesiano ha specificato che almeno 3.000 delle 42.000 hanno invaso il campo improvvisamente e si sono create scene di guerriglia.
Le persone rimaste sugli spalti sono fuggite creando però una reazione di panico generale dove sono calpestati e uccisi moltissimi spettatori.
Il bilancio è di oltre 170 morti e oltre 200 feriti e si tratta di uno dei più sanguinari scontri mai avvenuti all’interno di uno stadio.
L’Indonesia è stata protagonista di uno degli eventi più sanguinari nella storia sportiva. Tafferugli che hanno creato panico sugli spalti e che si sono trasformati in una tragedia che ha portato sangue e morte.
Le autorità indonesiane si dicono sconcertate e ripercorrono i momenti iniziali degli incidenti per ricostruire insieme ai media l’accaduto. Gli agenti coinvolti spiegano che dopo l’invasione di campo due agenti sono caduti a terra e sono stati lanciati lacrimogeni per convincere i tifosi a rientrare sugli spalti.
Questo è stato ciò che ha fatto esplodere i tifosi e la situazione e degenerata in modo repentino.
Purtroppo il capo della polizia riferisce che molti dei deceduti non hanno preso parte agli scontri ma sono state vittime degli incidenti causati dalla paura e dal fuggi fuggi. Molte persone sono state schiacciate e calpestate nel fuggi fuggi generale e hanno perso la vita senza aver preso parte alla guerriglia.
Si evince dalle dichiarazioni del governatore che gli scontri invece hanno preso carattere violento e i tafferugli sono diventati guerriglia urbana. Gli ospedali riferiscono una situazione spaventosa e, molti dei feriti, sono in gravi condizioni. Il bilancio è provvisorio e purtroppo aumenta di ora in ora, i medici si dichiarano scioccati da ciò che si sono trovati davanti.
Il presidente indonesiano Widodo ha preso parola e si è scusato a gran voce con le famiglie dei deceduti e coi feriti per la tragedia. Ha ordinato agli inquirenti locali di fare chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto.
Ha affermato pubblicamente: “Sono profondamente dispiaciuto per questa tragedia e spero che sia l’ultima legata al calcio nel nostro Paese”.
Joko Widodo ha disposto inoltre la sospensione di tutte le partite di calcio fino a che la situazione non sarà valutata attentamente.
Il Ministro Indonesiano dello Sport e della Gioventù precisa che si discuterà anche della possibilità di vietare nuovamente la presenza dei tifosi allo stadio. Zainudin Amali sì scusa ufficialmente con il mondo dello sport internazionale e promette miglioramenti consistenti alla sicurezza allo stadio ma anche durante e dopo lo svolgimento delle partite.
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