In Italia, nel 2014, sono stati 248.000 gli incidenti stradali e, secondo una ricerca del Dipartimento Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore della Sanità Ministero della Salute, ben 7.360 sono stati causati da automobilisti affetti da OSAS, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica inglese “Chronic Respiratory Disease”, i ricercatori Dr. Sergio Garbarino, Dr. Antonio Sanna ed Alessio Pitidis, Marco Giustini e Franco Taggi del Dipartimento Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore della Sanità Ministero della Salute, mostrano quanto sia alta la percentuale di incidenti stradali che si possono attribuire agli automobilisti affetti dal classico “colpo di sonno”. La sindrome dell’apnea notturna si chiama esattamente la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, o più comunemente OSAS.
Nello studio pubblicato dai ricercatori italiani emerge un dato sconcertante: sui 248.000 incidenti stradali, nell’anno 2014, che hanno portato alla morte di 3.300 persone, la percentuale degli incidenti provocati dagli autisti afflitti da OSAS è del 7%. Quindi, applicando questo dato al totale degli incidenti dello scorso anno, sono più di 7.300 gli incidenti stradali, che hanno causato, secondo la statistica, 231 morti e 12.180 feriti.
Questa malattia è facilmente riscontrabile e curabile e lo afferma il Dr. Sergio Garbarino: “l’OSAS è una malattia curabile da cui si può guarire. La prevenzione e il trattamento precoce sono l’arma vincente che permette di migliorare la salute e la sicurezza dei cittadini spesso inconsapevoli di questa diffusissima malattia”.
Resta il dato sconcertante che emerge dalla ricerca del Dipartimento Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore della Sanità Ministero della Salute. Se anche un ente cosi importante ha indagato e ha scoperto che l’OSAS è una patologia diffusissima -si stima che ne è afflitto un uomo su due e circa il 23% delle donne nel paese- urge prendere dei provvedimenti atti a prevenire che la percentuale possa ingigantirsi, cosi da evitare che il sonno vi rubi la vita.