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Incidenti stradali: in Italia sempre più morti

Aumentano i morti sulle strade italiane. Dopo un periodo di calo, un brusco stop con un aumento del 5,4% nei centri urbani. Oltre alla crescita delle persone che perdono la vita sulle strade, cresce anche il numero di feriti gravi. Nello specifico l’indice di mortalità è aumentato per le classi più deboli, ovvero i pedoni, i ciclisti e i motociclisti.

I dati pubblicati da Aci e Istat parlano chiaro: il rapporto sugli incidenti stradali è aumentato e di conseguenza sono aumentati i morti e i feriti gravi sulle strade, non sempre a norma, italiane. In particolare il dato disarmante è quello relativo agli incidenti con lesioni fisiche alle persone che sono stati rilevati nel 2014, ossia ben 177.031. Il numero di morti, di questi scontri, è pari a 3.381 con una media di 9 decessi ogni giorno. I feriti, invece, sono stati più di 250.000.

La media di morti sulle strade italiane è di 55,6 per milioni di abitanti. Rispetto all’Unione Europea, dove la media dei Paesi è di 51. Il nostro paese ha una media peggiore del Regno Unito (28), Spagna (35,7), Germania (41,6) e Francia (51,2). Il paese europeo, all’interno dei 28, con la media più alta è la Lettonia con 106,3.

Le città italiane con il tasso più alto di incidenti con morti e feriti sono: Roma, la capitale detiene il primato assoluto con 120 vittime sulle strade. Al secondo posto troviamo Milano con 38. Se invece contiamo l’indice di mortalità come numero di morti in rapporto a 100 vediamo che il primato spetta a Messina con 1,6, seconda Catania con 1,4, medaglia di bronzo a pari merito per Palermo e Verona con 1,1.

Come abbiamo detto precedentemente le categorie più esposte sono quelle meno “sicure” ossia i pedoni, con un valore di 2.75 ogni 100 incidenti, i motociclisti, con un valore di 1,69 e, chiudono questa brutta classifica, i ciclisti con l’1,41. Tra le cause principali degli incidenti sono state riscontrate la guida distratta a circa il 17% a pari merito con l’andamento indeciso, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo pari il 15,8% e per velocità elevata l’ 11,2%.

Il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha dichiarato: “I dati dimostrano l’urgenza di garantire l’utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza soprattutto in ambito urbano con attraversi pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci a scongiurare i pericolosi urti laterali”.

Mentre Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia Stradale Ferroviaria, afferma: “Se nel 2014 c’è stata una battuta d’arresto nel numero delle vittime negli incidenti stradali il 2015 sigla un’inversione di tendenza. Probabilmente il dato infatti purtroppo sarà positivo”.

Fabio Fagnani

Fabio Fagnani è stata un collaboratore di Nanopress dal 2015 al 2016, occupandosi principalmente di sport e calcio,

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