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Cultura

Independence Day, cosa c’è da sapere sulla festa americana odierna

Oggi si festeggia in America l’Independence Day, che commemora l’adozione della Dichiarazione d’Indipendenza per distaccarsi dalla Gran Bretagna.

Independence Day – Nanopress.it

Con quel documento le 13 colonie si distaccarono formalmente dal Regno di Gran Bretagna e questa è una festa nazionale ancora oggi molto sentita, nonostante affondi le radici in un passato lontano che risale al 1776. In quell’anno, il 4 luglio, le rivolte sfociarono con il distaccamento delle colonie ma era da tempo già che andavano avanti, sotto la guida del generale George Washington.

La storia dietro all’Independence Day

Se cerchiamo sui motori di ricerca la data di oggi, la prima voce è quella di Wikipedia che parla del Giorno dell’Indipendenza americana, ovvero Independence Day, che in Italia è conosciuto anche solo come 4 luglio.

Una data simbolica che anche se per noi italiani non significa nulla, in America è rappresentativa di un evento molto importante di fine Settecento. Precisamente, era il 1776 quando le 13 colonie americane, ovvero un gruppo di colonie del Regno di Gran Bretagna, dichiararono la loro indipendenza portando poi alla nascita degli Stati Uniti d’America così come li conosciamo oggi.

Durante la rivoluzione americana che si svolse fra il 1765 e il 1783, in cui le colonie ebbero la vittoria sui britannici, si svolsero eventi importanti che portarono appunto all’adozione della Dichiarazione d’Indipendenza. Sotto la guida di George Washington, i coloni si riunirono in un’intensa lotta per la libertà dall’Impero Britannico e chiedevano di fondare una repubblica che ufficialmente, iniziò quando il Congresso delle Colonie di riunì a Filadelfia e approvò la Dichiarazione scritta da Thomas Jefferson, che successivamente assunse l’incarico di Presidente degli Stati Uniti d’America. Il presidente del Congresso era John Hancock, originario del Massachusetts e oggi questo prezioso documento è conservato nei National Archives di Washington.

Prima di questo evento che avvenne appunto il 4 luglio del 1776, il Secondo Congresso Continentale votò per approvare una risoluzione d’indipendenza proposta dal politico statunitense Richard Henry Lee. Molti erano però gli esponenti che sostenevano le idee patriottiche die coloni e ci sono tutt’ora ancora discussioni su quale sia davvero il giorno più idoneo di festa, infatti la svolta si ebbe il 2 luglio, sebbene la conferma arrivò due giorni dopo.

Nella Dichiarazione di Jefferson, la cui bozza fu presentata poi al Congresso da una delegazione di 5 membri, ci sono dei passaggi importanti per riassumere le idee delle 13 colonie (Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island, Delaware, New York, New Jersey, Connecticut, Virginia, Pennsylvania, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia e Maryland), ad esempio “Noi riteniamo che gli uomini sono creati uguali e sono dotati di inalienabili diritti, come la vita, la libertà e il perseguimento della felicità. Per garantire questo occorrono governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati”.

Sembrano affermazioni scontate ma non lo erano nell’epoca di cui stiamo parlando e leggerle nero su bianco era davvero una cosa rivoluzionaria. Tali valori sono rimasti immutati oggi, a due secoli e mezzo di distanza da quell’evento memorabile che ha riscritto le pagine della storia americana.

L’importanza di quelle affermazioni non è mutata nel tempo, sono cambiati invece i festeggiamenti, che hanno seguito l’evolversi della società e degli usi. Vediamo quali sono oggi.

Come si festeggia oggi il 4 luglio

L’Independence Day è una festa all’insegna del divertimento e dei fuochi d’artificio, che colorano ogni luogo del continente e i colori sono quelli della bandiera americana. La caratteristica principale di oggi è il patriottismo e le celebrazioni avvengono all’aperto.

Trattandosi di una festività federale, tutte le istituzioni non essenziali come il servizio postale e le corti federali, vengono sospese. Molti politici presenziano oggi a eventi pubblici in lode alla nazione e alla sua storia ma anche alla fermezza di un popolo che ha saputo portare avanti sani valori, ribellandosi alla tirannia.

Oggi in America ci sono parate di diverso tipo, i monumenti vengono addobbati a festa ed è usanza per le famiglie riunirsi in barbecue e picnic. Fra le tradizioni culinarie, oggi in America ci sono dei cibi che si consumano più di altri: pannocchie, patatine fritte, hot dog e hamburger.

Hamburger – Nanopress.it

Ci sono poi eventi sportivi, concerti e altre occasioni pubbliche per celebrare le tradizioni degli Stati Uniti d’America, nonché la loro effettiva nascita.

Anche le case vengono decorate e il tema è sempre a stelle e strisce, a simboleggiare il Paese. Molte persone si truccano e si vestono a tema ma ci sono anche eventi più formali. Ad esempio a mezzogiorno nelle basi militari si svolge un saluto militare chiamato “Salute to the Union”, in cui vengono sparati colpi di cannone, tanti quanti sono gli Stati Uniti.

A concludere la giornata di festeggiamenti, i fuochi d’artificio sparati nelle piazze e nei parchi, con il suggestivo sottofondo di canti patriottici come l’inno nazionale.

Rosso, bianco e blu sono i colori che oggi colorano l’America ma sono tante le curiosità legate all’Independence Day, festa che molti di noi hanno imparato a conoscere solo tramite le pellicole cinematografiche.

Riportiamo una curiosità su questo giorno, ovvero quella legata alla campana che non suona da quel 4 luglio così importante per i cittadini americani, anzi a dire il vero lo fece in seguito per una sola occasione, ovvero per il compleanno di George Washington del 1846. Si chiama Liberty Bell e ha un’età di 300 anni. Si trovava sulla torre dell’Indipendence Hall di Filadelfia, uno dei 20 siti statunitensi che l’Unesco ha inserito fra i Patrimoni dell’Umanità.

Liberty Bell – Nanopress.it

Poi lasciò quel posto nel 1876 e oggi è esposta lungo la strada all’interno del Liberty Bell Center. È un emblema di libertà, anche perché riporta una citazione biblica all’esterno che richiama appunto a questo importante valore.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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