Aveva chiesto un po’ di tempo per se’, e nel dicembre del 1990 l’ingegnere A.K. Verma aveva deciso di presentare regolare domanda di aspettativa al suo datore di lavoro. Domanda che il lavoratore ha sempre rinnovato di anno in anno. Per ben 24 anni. Il funzionario in India, ora, è stato finalmente licenziato.
(nella foto: il primo ministro Narendra Modi).
Per la precisione, l’ingegnere che era andato in aspettativa a dicembre 1990 era già stato licenziato due anni più tardi, dopo una indagine che aveva stabilito la sua colpevolezza circa la prolungata ‘volontaria assenza dal servizio‘.
Ma ci sono voluti altri 22 anni di licenziarlo – e solo dopo l’intervento del governo, visto che leggi che regolamentano il lavoro, in India, rendono difficile licenziare il personale per qualsiasi ragione diversa da una condotta criminale.
Alcuni stati, come il Rajasthan e il Madhya Pradesh, hanno recentemente cambiato le loro leggi per rendere più facile sia l’assunzione che il licenziamento del personale: una mossa accolta dalle aziende, ma osteggiata da sindacati.
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