L‘indice di contagio “Rt è superiore a 1 in tutte le Regioni, con alcune realtà anche significativamente sopra 1“, a segnalarlo è il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. I dati sono stati rilevati dallo studio Tsunami sul plasma convalescente e sulla medicina territoriale durante la pandemia di Covid-19.
Il presidente Brusaferro, in audizione in Commissione Sanità del Senato, ha spiegato: “L’epidemia è ormai diffusa in tutto il Paese, non più localizzata. In queste settimane stiamo vivendo una crescita dell’incidenza” di nuovi casi di Covid-19.
L’importanza della tracciabilità
Brusaferro ha anche sottolineato l’importanza di “individuare gli asintomatici” di Sars-Cov-2. Senza questa “prima frontiera per contenere l’infezione“, ha spiegato l’esperto è particolarmente difficile se il numero di persone entrate in contatto con gli infetti è molto ampio.
Circoscrivere i contagi in breve tempo è quindi importante per evitare che la rete dei contatti si espanda a dismisura. “Questo si chiama contenimento: si adottano misure per ridurre il numero dei positivi sotto la soglia, con una fase di contenimento e mitigazione“, ha spiegato.
L’età media dei contagio è 40 anni
“L’età mediana delle persone che contraggono l’infezione da Sars-Cov-2 oggi è intorno ai 40 anni, nel periodo di picco eravamo sui 60-70 anni, durante il periodo estivo è stata significativamente più bassa, intorno ai 30. L’incidenza per fascia d’età è molto elevata fino a 50 anni, anche fra 50 e 70 anni“, ha evidenziato Brusaferro. Tuttavia “è ancora fortunatamente limitata per gli over 70“, ha sottolineato l’esperto.
I dati dello Studio Tsunami
Attualmente, ha illustrato Brusaferro, “sono 79 i centri clinici e 88 i centri trasfusionali coinvolti, distribuiti in 13 regioni“. Per un totale di 188 pazienti presi in considerazione nello studio Tsunami, il cui scopo è quello di valutare l’uso del plasma dei guariti nel trattamento di malati Covid-19, con polmonite da Sars-Cov-2 e insufficienza respiratoria, in associazione con le terapie standard.
“Lo studio ha avuto un rallentamento in parte fortunatamente legato al fatto che durante i mesi estivi il numero di casi con indicazione per il trattamento è molto decresciuto. Pensiamo che con la situazione attuale si possa raggiungere la soglia definita in tempi più rapidi“, ha spiegato in Senato Brusaferro.