Stava giocando a calcetto con gli amici, poi il malore. L’uomo, di 78 anni, si accascia sul campo ma viene salvato grazie al defibrillatore.
Il salvataggio grazie al defibrillatore. Si tratta di uno degli apparecchi donati ai campetti di Roma da Futbol Orange; l’episodio è avvenuto nella capitale in zona Villaggio Olimpico. L’uomo di 78 anni è stato rianimato e portato in ospedale per accertamenti dopo il malore in campo.
Una serata di calcetto con gli amici all’età di 78 anni stava per trasformarsi in tragedia. L’uomo, che stava giocando in zona villaggio Olimpico in un campetto di Roma, ha improvvisamente accusato un malore – probabilmente un infarto – accasciandosi al suolo. Immediatamente gli amici nel riconoscere i sintomi non hanno perso temo nel soccorrerlo.
E’ stato l’istruttore di uno dei circoli sportivi del complesso a fornire la ricostruzione degli avvenimenti. E’ stato un istruttore – che si trovava in campo insieme al 78enne – a prestare il primo soccorso, tramite il massaggio cardiaco all’amico. I sintomi di un infarto in campo, dopo anni di sensibilizzazione sull’argomento anche nelle leghe professionistiche, sono ormai infatti ben riconoscibili per chi pratica regolarmente questo sport.
Scene drammatiche come quelle di Morosini, deceduto purtroppo durante una partita di Serie B, e ancora Eriksen che durante gli Europei di calcio 2020 era stato soccorso e poi miracolosamente tornato a giocare.
Un altro ragazzo, racconta il testimone, è andato a prendere il defibrillatore mentre si praticava all’uomo il massaggio cardiaco, poi l’istruttore ha montato le piastre ed effettuato le scariche. Dopo alcune scariche poi l’uomo ha finalmente ripreso coscienza, ed è parso subito lucido. “Per me era morto, lo abbiamo riportato in vita” racconta il ragazzo che fornito il primo soccorso.
Dopo essere stato rianimato l’uomo è stato dunque soccorso dai sanitari, arrivati sul posto dopo pochi minuti dalla chiamata. Gli operatori hanno trasportato l’uomo al Santo Spirito al pronto soccorso, mentre il personale pare abbia richiamato gli amici del paziente facendogli i complimenti per il salvataggio. Senza il defibrillatore in campo però, difficilmente la vita del 78enne sarebbe stata salvata.
L’episodio è stato commentato da Francesco Figliomeni, responsabile delle politiche sociali di Fratelli d’Italia, che ha chiamato gli amici corsi in soccorso del 78enne “angeli della vita”. S.d.M, sono queste le iniziali del nome dell’uomo accasciatosi in campo, non sarebbe probabilmente sopravvissuto senza il tempestivo intervento degli amici, o quantomeno avrebbe potuto riportare danni molto più gravi.
Chi lo ha soccorso ha riferito che, una volta rianimato, non sembrava infatti aver riportato gravi danni. In questo momento l’uomo si trova in ospedale a Roma per degli accertamenti, ma al suo arrivo al pronto soccorso le sue condizioni sembravano stabili.
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