Per affrontare la scarsità degli infermieri nel nostro Paese il ministro Schillaci propone di far arrivare esperti dall’India. Provengono da una scuola infermieristica di alta qualità e sono qualificati e competenti.
La proposta del ministro alla Salute Orazio Schillaci riguardo la carenza di infermieri in Italia è quella di far giungere nel nostro paese professionisti da altre nazioni, come per esempio dall’India, dove è presente una scuola di formazione d’eccellenza.
Il paese indiano ha già stretto accordi con gli Stati Uniti e con il Giappone, proprio riguardo a questo problema, visto che dispone di infermieri con un’ottima formazione.
Il problema rimane invece per il reperimento di medici, come ha sottolineato il ministro Schillaci, perché sono necessari professionisti specializzati in determinati ambiti. Schillaci ha però aggiunto che per ovviare a questo problema sono state introdotte delle specifiche misure nel decreto 34.
Gli infermieri sono troppo pochi
La carenza di infermieri pare che interessi l’intera Europa e non solo l’Italia. Lo dice con molta chiarezza il ministro della Salute Orazio Schillaci, che parla del piano del Pnrr per trovare le risorse necessarie per risolvere i problemi che interessano la sanità italiana.
Gli infermieri potrebbero venire da altri paesi ad esercitare nel nostro, come dall’India, dove ci sono professionisti di alto livello. Molti andranno presto fuori dal loro paese, diretti verso gli Usa e il Giappone, con i quali l’India ha stretto degli accordi.
Schillaci parla anche dei medici e di quanto il loro numero sia ridotto nel nostro paese,ma sottolinea che per trovarli è stato creato il decreto 34, che prevede misure in grado di alleggerire le mansioni a fronte di un compenso maggiore.
I fondi del Pnrr verranno spesi dal 2024 in poi
Come detto dal ministro Schillaci, bisogna attendere che passi il 2024 per spendere i fondi del Pnrr assegnati alla sanità. Gli obiettivi per questo anno in corso sono stati raggiunti e tutto è nella norma.
Nel frattempo, però, viene esercitato un monitoraggio sull’operato delle Regioni, per verificare che vengano rispettate le tempistiche per impiegare i fondi assegnati.
Schillaci sottolinea che bisogna fare una riforma nella sanità per risolvere i problemi messi in evidenza dalla pandemia e occorre fare riferimento soprattutto ai medici di famiglia, alla medicina del territorio e alle tecnologie innovative. Se si creano alternative migliori sul territorio, anche il pronto soccorso non sarà più affollato.
Secondo Schillaci la digitalizzazione è la svolta
Il ministro afferma che la digitalizzazione è lo strumento che permetterà di ridurre ed eliminare del tutto le differenze che ci sono fra il Nord e il Meridione, e quelle che si avvertono fra i piccoli comuni e le città di grandi dimensioni.
Schillaci asserisce che tutto sarà reso più semplice dall’introduzione del fascicolo sanitario elettronico, che riguarderà ciascun paziente. I cambiamenti saranno inevitabili e presto l’avvento della telemedicina consentirà di monitorare a casa i pazienti.
Purtroppo, non sono previsti aumenti per infermieri e personale sanitario in generale, in quanto il piano per la sanità prevede in modo particolare investimenti sulle strutture. Forse potrà esserci qualche novità per gli specialisti, ma non c’è ancora nulla di certo. Il ministro insiste nell’impegno di ridurre le liste d’attesa, ma per farlo occorre cambiare il modo di pensare, non bastano i soldi.