Le infezioni agli occhi da lenti a contatto sono diverse. Con i consigli giusti, però, le si può evitare facilmente. Va premesso che, in linea di massima, se correttamente utilizzate, le lenti a contatto sono alquanto sicure. Le complicazioni sono abbastanza rare e dipendono per lo più da un loro utilizzo improprio. Alcuni disturbi, poi, possono dipendere anche dal tipo di lente che si sceglie (morbida, rigida o gas-permeabile), dalla frequenza con cui vengono indossate le lenti e dai metodi di pulizia adottati. Generalmente, comunque, i disturbi arrecati agli occhi sono poco preoccupanti e, solo nei casi più gravi, si può arrivare alla perdita della vista.
Fattori di rischio
La maggior parte delle persone che indossano le lenti a contatto non sono consapevoli dei rischi a cui possono andare incontro. E invece, un uso improprio delle lenti a contatto può influenzare negativamente la palpebra, la congiuntiva e la stessa cornea. I rischi maggiori sono legati alla circostanza che la lente a contatto fa da barriera al naturale apporto di ossigeno per la cornea. Ecco perché indossare le lenti a contato per un periodo di tempo prolungato può produrre: visione offuscata, dolore ed arrossamento. Altri fattori che possono far insorgere complicazioni sono: scarsa secrezione lacrimale, allergie ai materiali della lente, scarsa igiene nella pulizia, uso prolungato delle lenti, mancata rimozione delle lenti nel periodo notturno, somministrazione di farmaci per via oculare e traumi nella zona dell’occhio.
Complicanze possibili
Le complicanze che possono insorgere a carico dell’occhio per l’uso improprio delle lenti a contatto sono diverse. La scarsa pulizia, ad esempio, determina l’accumulo di batteri e protozoi, potenzialmente dannosi per la vista. Altri danni possono derivare anche per il contatto diretto con altre sostanze, come spray per capelli, make-up o creme e unguenti. Inoltre, sarebbe bene evitare di indossare lenti a contatto danneggiate, anche se lievemente, perché queste sono più a rischio di colonizzazione da parte di batteri patogeni, che possono determinare l’insorgenza di congiuntivite o cheratite. In altri casi, invece, possono verificarsi delle reazioni allergiche (congiuntivite allergica o congiuntivite tossica) legate ai componenti delle soluzioni che si utilizzano per la pulizia e la conservazione delle lenti. Le più comuni affezioni degli occhi legate all’uso di lenti a contatto, comunque, sono legate a particolari batteri patogeni quali: Pseudomonas spp., Klebsiella spp. e Acanthamoeba spp. In questi casi possono aversi: dolore, lacrimazione o secrezione oculare, irritazione e arrossamento degli occhi. Le infezioni virali, invece, sono legate per lo più all’Herpesvirus. Per fortuna, tutti questi disturbi si possono prevenire con gli accorgimenti giusti.
Consigli utili
Chi indossa le lenti a contatto è più soggetto ad infezioni a carico degli occhi. Il minore apporto di ossigeno, infatti, può essere determinante in tal senso. Per prevenire le infezioni si consiglia, anzitutto, di sostituire periodicamente le lenti (secondo il periodo indicato nelle istruzioni d’uso). Ovviamente è necessario anche assicurarsi di pulire correttamente le lenti prima di indossarle. Quelle danneggiate, invece, andrebbero immediatamente sostituite, perché più a rischio accumulo di batteri. Prima di indossare le lenti e di toccare gli occhi, poi, si consiglia di lavarsi prima bene le mani. Ancora, si raccomanda di rimuovere sempre le lenti prima di coricarsi e di struccarsi bene prima di andare a letto. Ancora, sarebbe bene lavare l’astuccio con una soluzione per lenti a contatto, asciugarlo con un panno pulito e conservarlo a testa in giù (senza tappi), ricordando di sostituirlo almeno ogni tre mesi. Infine, al di là delle preferenze personali, alcuni oculisti suggeriscono l’utilizzo di lenti a contatto giornaliere, meno propense a trasformarsi in vettori di batteri