La stagione invernale alle porte segna l’inizio della campagna di prevenzione vaccinale. Gli esperti raccomandano il vaccino a tutti i gruppi a rischio, in particolar modo a chi soffre di diabete. In tanti sanno che per le categorie a rischio il ministero della Salute offre gratuitamente il vaccino. Ma c’è ancora poca informazione sulla necessità di vaccinare altri gruppi di persone per le quali l’influenza rappresenta un vero e proprio pericolo di morte. Fra questi i pazienti con diabete di tipo 1 o 2, nei quali l’influenza triplica il rischio di ricovero, quadruplica quello di finire in terapia intensiva e raddoppia il rischio fatale.
L’importanza del vaccino per i diabetici
Nelle nuove Linee guida degli standard di cura del diabete mellito, redatte dalle società scientifiche italiane Sid e Amd, sono state incluse a pieno titolo le vaccinazioni. In Italia sono circa 3 milioni e mezzo le persone con diabete, il 6-8% delle quali bambini.
“Quest’anno siamo particolarmente impegnati nel facilitare l’adesione delle persone che hanno diritto all’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale” spiega Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene all’Università di Genova, a margine del 51esimo Congresso nazionale della Società italiana di Igiene (SItI).
“Tra le categorie a rischio c’è un particolare gruppo di pazienti, i diabetici, che purtroppo non ha la percezione di tale rischio. A tal proposito è stato predisposto un documento di consenso tra le società scientifiche che si occupano di diabete, Amd e Sid, in collaborazione con Siti, Fimmg e Simg. Nel documento viene enfatizzato il ruolo dell’influenza nel provocare morbosità e mortalità nel diabetico, a qualunque età”.
I rischi dell’influenza nei diabetici
“I maggiori rischi per il paziente diabetico – spiega Domenico Mannino, presidente dell’Associazione medici diabetologi – sono legati a una serie di fattori correlati al diabete stesso e ad altre patologie relative. Il problema è che quasi il 60% dei pazienti con diabete è ultra65enne. Quindi molto spesso con pluripatologia che, se conseguente al diabete è molto spesso di tipo cardiovascolare. Quindi la presenza di difficoltà respiratorie legate all’influenza può portare a episodi di scompenso cardiovascolare, infarto, fino al rischio di morte prematura”.
“Con le nuove Linee guida – prosegue Mannino – abbiamo dato ancora più valore alle raccomandazioni istituzionali, rafforzando il messaggio che il paziente con diabete si deve vaccinare. E non solo gli adulti ma anche i pazienti diabetici di età superiore ai sei mesi. Sappiamo che ci sono tanti bambini e persone giovani con diabete, per cui la vaccinazione antinfluenzale, ma anche le altre sono raccomandate e raccomandabili”.
“Purtroppo – denuncia Mannino – sono troppo poche le persone che si vaccinano contro l’influenza, all’incirca 3 su 10. Molti ignorano anche che il vaccino è gratuito per i diabetici. Una mancata adesione che viene alimentata sia dalla scarsa informazione, sia, recentemente dalle polemiche fatte più o meno a sproposito sulle vaccinazioni.
Prevenire è meglio che curare
Di questo ‘messaggio di prevenzione’ – conclude Mannino – dovrebbero farsi carico tutti coloro che vengono a contatto con i pazienti diabetici. Dal medico di famiglia all’infettivologo, al Centro vaccinale. Dall’ambulatorio infermieristico al cardiologo che collabora con il sistema di assistenza diabetologica. Un ruolo molto importante – sottolinea – è poi quello delle associazioni di pazienti che vengono a contatto con un numero altissimo di malati. E possono veicolare il messaggio non dall’alto, come per il medico, ma da persone che condividono lo stesso problema”.
In conclusione Icardi sottolinea: “l’appello rivolto non solo ai diabetici ma anche a tutti i gruppi a rischio è quello di vaccinarsi perché, come spesso diciamo, a noi interessa non tanto aumentare la speranza di vita ma migliorare la qualità della vita. E la vaccinazione antinfluenzale nei diabetici punta a questo obiettivo”.
In collaborazione con AdnKronos