Un uomo con l’influenza soffre davvero di più rispetto a una donna. A sfatare il mito per cui gli uomini mal sopportano i sintomi influenzali è uno studio del dottor Kylie Sue, canadese, pubblicato sul British Medical Journal e che vuole dimostrare come il genere maschile sia più esposto ai virus influenzali e abbia meno armi per combatter anche i sintomi di una banale influenza. La colpa sarebbe del testosterone, ormone maschile, che avrebbe capacità immunosoppressive, amplificando i malesseri legati alle malattie di raffreddamento. “Man flu”, l’influenza maschile, scrive il medico nell’articolo, è ormai riconosciuta come patologia a sé anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda di prendere in considerazione il sesso dei pazienti quando si devono valutare l’esposizione e gli esiti dell’influenza. Le lamentele degli uomini quando hanno l’influenza dunque sarebbero supportate da basi scientifiche, ma gli studi sono solo all’inizio.
Come ricorda l’autore dello studio la definizione “man flu” è entrata nei dizionari Oxford e Cambridge e viene definita come “un disturbo lieve o minore che, provato da un uomo, è considerato esagerato per la gravità dei sintomi”. Circa la metà della popolazione mondiale è di genere maschile e, per il medico, sottovalutare l’influenza maschile “senza prove scientifiche rigorose” potrebbe avere “importanti implicazioni per gli uomini, compresa un’insufficiente assistenza medica”.
Il dottor Sue è partito da esperimenti in vitro su topi e su uomini che suggeriscono come il testosterone sia immunosoppressore, mentre l’estradiolo, estrogeno prodotto dalle ovaie, è immunoprotettivo. Oltre a questo, nell’articolo vengono citati i dati epidemiologici sull’influenza stagionale a Hong Kong e negli USA dal 2014 al 2010 che hanno registrato una maggior percentuale di ricoveri nei maschi adulti rispetto alle donne.
Un altro studio sulla mortalità da influenza dal 1997 al 2007 riporta che gli uomini hanno avuto tassi di decessi associati all’influenza più alti rispetto alle donne della stessa fascia di età, a prescindere da diverse patologie. Anche gli studi sulla vaccinazione antinfluenzale suggerirebbero che le donne siano più sensibili alla vaccinazione rispetto agli uomini.
Le differenze di genere sessuale avrebbero conseguenze anche su altre infezioni respiratorie oltre all’influenza, rendendo gli uomini più suscettibili alle complicazioni di patologie respiratorie e con una mortalità più elevata.
Insomma, tutti i dati porterebbero a dare ragione agli uomini che si lamentano dell’influenza, ma il medico specifica che lo studio è solo all’inizio e che potrebbero esserci altri fattori da considerare, come la maggior esposizione dei maschi al fumo.
Essere uomini però non è così male. Se è vero che il testosterone renderebbe meno sopportabile l’influenza, è anche vero che sistema immunitario meno robusto, ha dei vantaggi in termini di sviluppo, caratteristiche sessuali secondarie e attività riproduttive. Insomma, non tutto il malessere vien per nuocere.