I medici di famiglia lanciano l’allarme in merito all’influenza stagionale poiché mai si erano visti così tanti casi in 20 anni.
Fra l’altro, la media della febbre si è alzata, infatti in alcuni soggetti è arrivata fino a 41.
Influenza stagionale: l’allarme dei medici
Lanciano l’allarme i medici di famiglia in merito all’influenza stagionale, che quest’anno sta facendo registrare picchi altissimi che arrivano fino a 41 gradi, inoltre i casi sono aumentati e da un ventennio a questa parte non se ne erano mai verificati così tanti.
Oltre a questo fattore, i dottori allarmano per quanto riguarda la durata e la diffusione del virus, affermando che si potrà verificare un’incidenza di nuovo in risalita, che farà reinfettare chi ha già avuto l’influenza.
Siamo abituati al virus in questo periodo dell’anno ma le parole dei professionisti preoccupano perché ci fanno capire che l’influenza corre veloce e colpisce molto forte, dettaglio preoccupante se pensiamo a soggetti fragili come bambini piccoli e anziani.
Il virus può durare anche 10 giorni e i sintomi sono tosse e dolore al torace, confondibili con quelli del Covid. secondo l’ultimo bollettino dei medici sentinella della rete Influnet, gli italiani colpiti finora sono 4 milioni e mezzo.
A lanciare l’allarme e diffondere quindi la notizia è stato il segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti.
Le parole di Scotti e della Fimmg
Il virus stagionale non sembra destinato ad attenuarsi, anzi potrebbe crescere ancora di più e già ora abbiamo i primi picchi a 41 gradi.
“abbiamo superato la media dei 17 casi su mille, quindi stiamo tocando il punto più alto di incidenza dell’ultimo ventennio. non siamo nemmeno certi che la situazione non peggiorerà ulteriormente”
queste le parole preoccupate di Scotti, che ha sottolineato che i dati del momento sono di solito quelli che si registrano nel mese di gennaio, quindi in anticipo di diverse settimane. Per questa ragione si teme per il peggioramento dei prossimi mesi.
Dalla Fimmg mettono anche in guardia sulla durata e sulla diffusione, infatti solitamente l’influenza raggiunge un livello massimo e poi scende, invece quest’anno si rischia si arrivare a una sorta di valore fisso, con un’incidenza molto alta che rimarrà tale a lungo.
“si potrebbe anche verificare il reinfettamento dei soggetti che l’hanno già avuta, proprio per il persistere di questi dati”.
È intervenuto anche Fabio De Iaco, presidente nazionale della Società italiana della medicina di emergenza Simeu, guardando a questa fase emergenziale come a una situazione prevedibile e dichiarando:
“non c’è nulla di nuovo, il numero alto di casi c’è stato anche in autunno e i dati di ora non hanno nulla di eccezionale. abbiamo un’epidemia da influenza annunciata da mesi e un incremento di covid previsto”.
Questa situazione porta innegabilmente a evidenziare due problemi importanti della nostra sanità pubblica: la mancanza di posti letto negli ospedali e la carenza di personale, fattori che provocano il sovraffollamento dei Pronto Soccorsi.
Glie esperti rinnovano l’invito alla vaccinazione, precisando che l’influenza è una malattia che quasi nel 100% dei casi si risolve senza problemi ma comunque il vaccino può aiutare molto. Ormai è ampiamente sperimentato, sicuro e importante per difendersi.