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Il ristorante InGalera è il primo caso in Italia di un locale aperto al pubblico in un luogo di detenzione. Si trova infatti tra le mura del carcere di Bollate, vicino Milano, e ha una mission speciale, ossia offrire ai reclusi una occasione di lavoro e di reinserimento sociale. Il ristorante conta 52 coperti ed è aperto sei giorni su sette, e per il pranzo o la cena si può (anzi, si deve!) prenotare anche sul sito online.
Silvia Polleri, presidente della cooperativa sociale Abc La Sapienza in tavola, che ha realizzato l’iniziativa in collaborazione con Pwc Italia, ha spiegato il progetto: ”InGalera rappresenta un’idea di impresa, un’attività vera e propria che vuole confrontarsi con il mercato del lavoro”. Il ristorante ha aperto lunedì 26 ottobre 2015 e sorge lontano dalle zone detentive della struttura. Lo staff è composto da quattro tirocinanti della scuola alberghiera Paolo Frisi e da quattro persone detenute, tutti regolarmente assunti.
I carcerati che lavorano in questa specie di ristorante sociale sono affiancanti da uno chef professionista che insegna loro la lavorazione dei cibi e le ricette esclusive.: ”Li abbiamo scelti – spiega lo chef Ivan Manzo – in base al loro entusiasmo e al desiderio di imparare cose nuove. Quello che hanno fatto prima di entrare qui non conta”. È un posto giusto per mangiare bene e vivere un’esperienza personale da raccontare.
Foto dal sito InGalera
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