Domani, a Melbourne, si aprirà la stagione tennistica dei Grande Slam con l’inizio degli Australian Open, a cui prenderà parte, dopo lo stop dello scorso anno a causa della non vaccinazione contro il Covid, di Novak Djokovic, di fatto il tennista che ha vinto più trofei sul cemento australiano. Non ci sarà, invece, a causa di un infortunio, il talento spagnolo e numero uno nel ranking Atp, Carlos Alcaraz.
Per difendere i colori italiani, ci saranno soprattutto Matteo Berrettini, che nella passata edizione era arrivato in semifinale raggiungendo un nuovo record per il tennis azzurro, Jannik Sinner e anche Lorenzo Musetti. Il romano inizierà subito con un’insidia, ovvero con il campione britannico Andy Murray, più semplice, invece, il cammino per l’altoatesino e per il toscano di Carrara.
La stagione del tennis che conta, quella degli Slam in pratica, prende il via domani con gli Australian Open e si concluderà il 30 gennaio. Dopo lo stop (le polemiche e il gran caso) dell’anno scorso per non aver fatto il vaccino contro il Covid, sul cemento del Melbourne Park, tornerà a esibirsi anche il suo re, Novak Djokovic, l’unico tennista a essere riuscito a conquistare nove edizioni del torneo, in cui non perde una gara dal 2018.
Assieme a lui, ma dall’altro lato del tabellone, ci sarà anche il detentore del titolo, Rafa Nadal, un po’ acciaccato e decisamente più brillante, da sempre, sulla terra rossa, specie quella di Parigi. Questo, però, importa poco agli appassionati dello sport con le racchette che potranno sperare di vedere una finale tra due dei più grandi tennisti di sempre (con Roger Federer, che però si è ritirato).
Chi non ci sarà sicuramente, invece, è l’altro spagnolo, nonché numero uno del ranking Atp, Carlos Alcaraz, costretto al forfait a causa di un problema alla gamba destra.
Saranno, poi, sei gli italiani che terranno alta, si spera, la bandiera azzurra in Australia. Salvo imprevisti dell’ultima ora, come è stato prima del torneo di Wimbledon, è infatti confermata la presenza di Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini e il qualificato Mattia Bellucci, 21enne di Castellanza, in provincia di Varese, salito in un solo anno di 500 posizioni nel ranking senza mai, tra l’altro, giocare una sfida nel circuito maggiore Atp.
Il compito dei sei azzurri è quello di superare lo scoglio della semifinale, raggiunta lo scorso anno dal tennista romano, che si è arreso, dopo cinque set, proprio a Nadal. Ma non sarà semplice, in primis proprio per Berrettini, scivolato al 14esimo posto del ranking a causa di una stagione iniziata bene sì, ma proseguita tra alti e bassi.
L’avversario del primo turno, i 64esimi di finali, sarà uno che con la racchetta ci sa fare piuttosto, ovvero il vincitore di tre tornei del Grande Slam Andy Murray. Se dovesse andare al meglio, poi, (per entrambi) ci sarà il derby con Fognini, che invece se la vedrà prima con il padrone di casa Thanasi Kokkinakis. Chiunque la dovesse spuntare, potrebbe incontrare lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, numero 26 al mondo e, come se non bastasse, agli ottavi potrebbe arrivare anche Casper Ruud, il secondo tennista del ranking e la seconda testa di serie del torneo, tra l’altro. Insomma non benissimo, ma neanche bene.
Un po’ la stessa cosa che accomuna anche il percorso per battere sé stessi dell’altoatesino e del carrarese. Sinner, che l’anno scorso ha visto infrangere il suo sogno ai quarti di finale, godrà di una partenza soft contro il britannico e 583esimo al mondo, Kyle Edmund, ma già al terzo turno potrebbe incontrare, in un altro derby, proprio Musetti, arrivato dopo una seconda parte di stagione al 19esimo posto nel ranking.
Chi dei due dovesse vincere, potrebbe doversela giocare con Stefanos Tsitsipas, quarto al mondo e terzo degli Australian Open, con cui, in passato, entrambi hanno già avuto modo di leccarsi le ferite. Il 21enne ci perse un anno fa ai quarti di finale del primo torneo dello Slam e senza appello, il toscano, invece, subì la rimonta di due set del greco al primo turno del Roland Garros, sempre lo scorso anno.
Sonego, poi, aprirà le danze contro Nuno Borges, portoghese e oltre la 100esima posizione nel ranking. Se dovesse andare bene, il primo scoglio potrebbe essere rappresentato da Hubert Hurkacz, ma anche Denis Shapovalov, e poi Sebastian Korda, e dulcis in fundo pure la vicecampione in carica Daniil Medvedev.
Infine, Bellucci. Ecco, se quella che sembra essere una nuova promessa del tennis azzurro dovesse superare il primo turno contro il francese Benjamin Bonzi, potrebbe vedersela contro Pablo Carrena-Busta, e andando avanti ancora (se mai dovesse riuscirci), agli ottavi potrebbe anche incontrare chi sul cemento, specie quello di Melbourne, non perdona mai.
Un cammino complicatissimo, per tutti, che però potrebbe riservare comunque delle sorprese, graditissime per noi italiani che, dopo anni di buio, siamo tornati a splendere anche nel tennis maschile, e anche nell’epoca in cui ci sono ancora Djokovic, Nadal e qualche altra giovane promessa mondiale.
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