Ecco per quali categorie sono pensati questi 134 euro in più dall’INPS. Si tratta di una maggiorazione sulla pensione che partirà nel 2023.
Ottime notizie per alcuni pensionati italiani, che potranno beneficiare di 134 euro in più sulla pensione. Si tratta di una novità frutto della manovra del Governo prevista per il prossimo anno 2023. Scopriamo insieme tutti i nuovi tassi di rivalutazione e chi riuscirà a beneficiare di questi 134 euro.
L’inflazione che sta crescendo in modo esponenziale ha portato il Governo e l’INPS a dover rivalutare le pensioni previste per gli italiani nel 2023. Il tasso di rivalutazione è arrivato al 7,3% e di conseguenza il Governo ha dovuto investire ben 4 miliardi di euro per il nuovo anno.
Le nuove percentuali sono già state rese note ed entreranno in vigore a partire dal primo giorno di gennaio del 2023. In particolare, si tratta di una rivalutazione del 100% per tutti coloro che percepiscono assegni inferiori alle quattro volte il trattamento minimo;
e poi di seguito 80% tra le quattro e le cinque volte, 55% tra le cinque e le sei volte; 50% tra le sei e le otto volte; 40% tra le otto e le dieci volte; 35% se si superano le dieci volte.
Le percentuali in questione sembrano arabo per alcuni ed è per questo che abbiamo pensato di semplificarvi i calcoli, rivelandovi qual è la cifra in più che si potrebbe arrivare a percepire. Purtroppo, però, dovete sapere che la cifra non verrà percepita da tutti, ma soltanto da determinati pensionati, che possiedono dei requisiti specifici.
Ci saranno dei pensionati che riceveranno ben 134 euro in più sulla pensione. Ora sono in tanti a chiedersi quali sono questi cittadini italiani che potranno ricevere questa maggiorazione sui prossimi cedolini del 2023.
I pensionati a cui quest’importo è destinato sono quelli che ricevono una pensione inferiore ai 2.626 euro lordi. Si tratta di quelli che percepiscono cinque volte il trattamento minimo. Per questi soggetti, il tasso di rivalutazione appartiene a quella fascia compresa tra i 2.100 euro e i 2.626 euro.
Rispetto al passato, quando la percentuale corrispondente era il 5,84, adesso si arriva al 6,20. Dobbiamo ricordare, però, che da questa percentuale bisognerà sottrarre l’1,8% per effetto dell’anticipo della rivalutazione, che è avvenuto lo scorso mese di ottobre.
Il totale è quindi di 134 euro e verrà destinato a coloro che ricevono una pensione minore. Purtroppo, coloro che non vedranno grandi differenze in tema di cifre, e che potrebbero addirittura ricevere dei tagli, sono quei pensionati che percepiscono importi più alti sul cedolino.
Per il momento, il Governo, con la Legge di Bilancio del 2023, è voluto andare incontro ai pensionati più in difficoltà, coloro che percepiscono cifre ridotte sul cedolino e che spesso non riescono a far fronte all’aumento dei costi. In futuro è probabile che, con l’inflazione in continuo aumento, le rivalutazioni diventeranno decisive anche per le altre categorie di pensionati.
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