Sino a 572 euro di arretrati per questi pensionati italiani: chi potrà finalmente godere di questi soldi sul conto corrente?
Nessun pensionato dovrà attendere ancora, infatti sono previsti degli aumenti delle pensioni minime con un aggiunta di 572 euro di arretrati. Gli aumenti che sono stati previsti a inizio anno tramite la Legge di Bilancio diventano realtà, seppur in ritardo di qualche mese. Sei mesi di attesa per avere una data ufficiale da parte del Governo e dell’INPS. La Manovra 2023 mette come data in evidenza il mese di luglio 2023, così da poter contrastare tutti gli effetti negativi legati all’inflazione e non solo. Ci sono aumenti che arriveranno a superare i 36 euro ogni mese.
Sono arrivate finalmente delle buone notizie da parte del Governo italiano. I sei mesi di attesa hanno portato finalmente ad una data ufficiale, con l’incremento degli assegni al minimo dell’1,5% per tutto l’anno. Gli over 75, al contrario, potranno godere di un aumento del 6,4% come promesso già ad inizio anno.
Cosa vuol dire? Semplice, oggi si percepiscono circa 560 euro e domani invece – rispettivamente – si potrà vedere un aumento di 572,20 euro e 599,82 euro. Tutti i pensionati che hanno un’età maggiore di 75 anni potranno avere un aumento di ben 36,08 – ovvero 432,96 in dodici mesi + la tredicesima. L’erogazione avverrà nel mese di luglio e si dovranno contare anche gli arretrati che si sono accumulati dal mese di gennaio sino al mese di maggio. Dal 2024, l’incremento sarà del 2,7% indistintamente per tutti.
Sei mesi di attesa, ma perché? Da parte degli interessati, evidenziano i media italiani, non ci sono state al momento delle precisazioni. Sembrerebbe che il problema siano stati i calcoli non avvenuti in maniera corretta, o comunque la premura nella scrittura e presentazione della norma. Ovviamente, il trattamento minimo comprende anche degli assegni più bassi. L’integrazione al momento mira non superare la soglia di alcuni redditi complessivi e globali. Da non sottovalutare anche gli assegni denominati cristallizzati, che sono sotto il minimo stabilito (come i soggetti con reversibilità in aggiunta alla classica pensione diretta).
I pensionati non riceveranno solamente un aumento della pensione minima, ma anche gli arretrati da gennaio sino a maggio. Per alcuni si prospetta la cifra di 47,66 euro arrivando a 572 euro di arretrati per i pensionati over 75.
L’INPS ha voluto diffondere una circolare ad aprile, con l’evidenza di quelli che sono tutti i fattori determinanti della normativa. Il via libera a questi aumenti e arretrati è stato poi rinviato dall’interno.
La materia è complessa e non ci sono stati altri messaggi di spiegazione da parte del Ministero del Lavoro e dell’INPS. È comunque stata comunicata la data di Luglio per iniziare a versare gli aumenti e gli arretrati con il primo pagamento. Ci potrebbero essere delle modifiche in corso d’opera e verranno eventualmente comunicate dagli enti preposti.
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