Novità dall’INPS con tutte le mensilità arretrate solo per questi pensionati. I soldi aumentano ma attenzione a questi dettagli.
Se nel 2023 le novità sono tante, i pensionati si sono ritrovati con non poche variazioni sul tema da gestire. È infatti vero che per alcuni c’è stato un forte adeguamento, mentre per altri è stata notata una perdita ingente se si mettono in comparazione gli importi del 2022 con quelli del 2023. Non è tutto, ci sono dei pensionati che potranno finalmente ricevere tutti gli arretrati spettanti: come avviene il processo? Bisogna fare attenzione a questo dettaglio in particolare.
Gli aumenti di pensione hanno portato i pensionati ad avere finalmente una visione differente del futuro. Grazie alla rivalutazione del 7,3%, nel mese di gennaio si è già potuto notare un netto cambiamento con aumenti di vario livello sulle pensioni minime.
Un traguardo raggiunto e che continuerà anche per il mese di febbraio, con la nuova tabella aumenti pronta per essere presentata dal Governo. Si tratta sempre di rivalutazioni che riguardano chi non ha ricevuto l’aumento nel mese di gennaio 2023: i soggetti saranno nuovamente suddivisi per fascia di reddito per poi poter ottenere i vari aumenti che cambiano a seconda dell’assegno che viene percepito al mese.
Non è tutto, infatti il discorso si amplia e comprende i pensionati che devono ricevere degli arretrati. Quest’ultimi potranno finalmente beneficiarne: facciamo chiarezza?
Si parla di arretrati che arrivano direttamente nelle tasche dei pensionati e sono relativi al contratto scuola. Ata e Docenti che hanno terminato il loro lavoro e sono entrati nel sistema pensionistico nell’anno 2019 – 2020 e 2021 non hanno – nella maggior parte – ricevuto i vari adeguamenti necessari per il loro servizio.
Oggi finalmente potranno vedere dei soldi in più, come da conferma di NoiPa del 29 dicembre 2022. In quella data sono stati tutti i dirigenti scolastici e gli insegnanti di ruolo. I pensionati hanno ricevuto lo stesso accredito.
L’articolo 48 che si basa sull’accordo siglato tra sindacati e Aran, tutti i benefici che ne derivano dall’applicazione dell’articolo 47 devono essere computati a livello previdenziale come da normativa vigente. Questo vuol dire che tutti i pensionati che ad oggi non hanno ancora ricevuto gli arretrati di competenza, dovranno averli direttamente sul conto unitamente o separatamente all’assegno solito.
“nonché dell’indennità in caso di decesso di cui all’art. 2122 c.c., si considerano solo gli aumenti maturati alla data di cessazione del rapporto di lavoro”.
Pensionati e lavoratori riceveranno quindi la quota di riferimento spettante, calcolando il periodo di servizio dal 2019 sino al 2021. Per comprendere meglio quali siano le quote spettanti, ci sono le tabelle di riferimento a disposizione nei portali ufficiali oppure a disposizione del Caf o esperti in materia.
Ovviamente, chi ha modificato conto corrente e IBAN di conseguenza potrebbe non ricevere il bonifico. Come fare? Il soggetto interessato deve rivolgersi al posto di lavoro e comunicare l’IBAN nuovo dove poter fare l’accredito. Tutto questo perché i pensionati non hanno più la posizione NoiPa aperta a disposizione.
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