Assegno mensile raddoppiato per una determinata categoria di pensionati: ecco chi sarà interessato dall’incremento.
A seguito della rivalutazione 2023, certi assegni previdenziali beneficeranno di un raddoppio. È quanto ha previsto una recente sentenza della Suprema Corte. Gli ultimi mesi del corrente anno 2022 saranno particolarmente felici per i pensionati, che potranno incassare assegni di importo più elevato. Tuttavia, per beneficiare dell’aumento è necessario essere titolari di pensioni che non eccedono determinati limiti.
Aumento pensioni: cosa bolle in pentola?
Sul fronte delle pensioni ci sono buone notizie in arrivo per una determinata platea di titolari degli assegni previdenziali. A prescindere dal reddito, i pensionati potranno beneficiare di una rivalutazione pari a due punti percentuali in forma anticipata. Inoltre, si potrà beneficiare di un conguaglio pari allo 0,2%.
Ad essere interessati da un incremento più sostanzioso sono tutti i pensionati che incassano un assegno previdenziale che non eccede una determinata soglia reddituale. Questa platea di titolari della pensione potranno vedersi accreditato un bonus pari a cento 50 euro entro la fine del mese di novembre.
E chi beneficerà del raddoppio? A beneficiare di un aumento doppio sono tutti coloro che percepiscono una pensione di invalidità. L’aumento è previsto a seguito della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale. Inoltre, l’assegno previdenziale per gli invalidi dovrebbe beneficiare della rivalutazione 2023.
Rivalutazione delle pensioni: a quanto ammontano?
Per fare fronte all’incremento esponenziale dei prezzi dei prodotti al consumo e per fare fronte del caro bollette, il Governo ha fissato il tasso di indicizzazione ad uno e sette punti percentuali, poi aumento a 1,9 punti percentuali fino a raggiungere i due punti percentuali.
Tenendo conto del fatto che l’inflazione potrebbe subire un ulteriore incremento fino a dieci punti percentuali, la rivalutazione degli assegni previdenziali dovrebbe consentire alle pensioni di invalidità di raddoppiare. Certe pensioni potranno beneficiare di un incremento pari a dieci punti percentuali, ma si tratta di una ristretta platea di percettori delle prestazioni previdenziali di importo più basso.
Rivalutazione delle pensioni: le percentuali di incremento
La rivalutazione delle pensioni sarà in base allo scaglione del reddito di appartenenza. Gli assegni previdenziali di importo più basso beneficeranno di una rivalutazione maggiore a causa della scarsità delle risorse finanziarie e dei vincoli di bilancio.
Pertanto, le pensioni fino a tre volte l’importo minimo potranno beneficiare di una rivalutazione piena. L’assegno che si potrà incassare sarà di importo superiore ai duemila euro. Per le pensioni il cui importo è compreso tra le 3 e le 5 volte il minimo, la rivalutazione sarà di novanta punti percentuali. In questo caso, l’assegno incassato sarà di oltre duemila cinquecento euro. La rivalutazione scenderà a settantacinque punti percentuali per gli assegni il cui importo supera le 5 volte il minimo.
Maggiorazione pensione: chi vedrà accreditato il bonus 150 euro?
I pensionati che hanno un reddito di importo inferiore ai ventimila euro potranno beneficiare dell’accredito del bonus pari a 150 euro per fare fronte al caro bollette. I pensionati che rispetteranno il requisito reddituale si vedranno accreditato il bonus pari a 150 euro. Non sarà necessario presentare alcuna domanda, ma sarà accreditato in modo automatico sul cedolino INPS.