Ecco quali sono i pensionati ai quali l’INPS erogherà ben 840 euro in più. Arriveranno direttamente sul loro assegno.
Ecco quali sono le novità previste dal Governo in materia di pensioni nel corso del 2023 e soprattutto quali sono i soggetti che potranno finalmente beneficiarne. Si tratta di alcuni cittadini che dovranno possedere dei requisiti imprescindibili.
Aumentano le pensioni in Italia
Il Governo di Giorgia Meloni alla fine del 2022 ha pensato a delle nuove misure pensionistiche da attivare già a partire dal gennaio del 2023. Si tratta di un’ottima novità per tutti i cittadini italiani, vista la crisi economica che stanno vivendo.
La pandemia e la guerra tra Ucraina e Russia, infatti, non ha fatto altro che peggiorare la situazione, aumentare i prezzi e così acuire le difficoltà che stiamo vivendo tutti.
Una di queste misure è quella relativa a Quota 103. Di cosa si tratta? Si tratta di una soluzione tramite la quale anche i soggetti idonei al percepimento della pensione possono decidere di rifiutarla e di continuare con la propria attività lavorativa.
Questa decisione non andrebbe presa soltanto nel caso in cui si avesse il piacere di continuare a lavorare, ma anche perché questa scelta comporta tutta una serie di agevolazioni.
Innanzitutto, vi spieghiamo che Quota 103 è pensata per tutti quei soggetti che in questo 2023 compiono 62 anni. Inoltre, devono essere in possesso di almeno 41 anni di contributi.
Il premio consiste nell’aumento del 10% circa dello stipendio in busta paga nel caso in cui si decida di beneficiare di questa quota e proseguire con il proprio lavoro.
Ecco che di seguito vi spieghiamo nel dettaglio in cosa consista questo beneficio e quali sono le cifre alle quali è possibile aspirare.
L’INPS eroga 840 in più per loro
I potenziali pensionati non vedono l’ora di poter aspirare a quota 103, per poter proseguire con la loro attività lavorativa e ottenere un 10% in più sullo stipendio.
Ma come funziona nel dettaglio Quota 103? Tutti i pensionati che dovrebbero andare in pensione perché in possesso dei requisiti, che decidano di rimanere a loro, percepiranno un beneficio particolare.
Si tratta di un incentivo dato dall’INPS sullo stipendio. Quindi non cambierà nulla per i datori di lavoro, che non dovranno versare nessuna maggiorazione sulla busta paga.
Ma nel dettaglio quali saranno le cifre che verranno percepite e in che modo? Se prendiamo in esempio un lavoratore dipendente che ogni mese riceve circa 2 mila euro di stipendio, questi dovrebbe percepire circa 70 euro in più in busta paga, da quando ha 62 anni fino ai 67.
Sarà a quell’età che finalmente andrà in pensione e percepirà l’agevolazione per la vecchiaia, che però ammonterà a un totale minore di 35 euro netti al mese. I 35 euro al mese verranno, però, compensati dai 70 euro in più in busta paga, che nell’arco di un anno sono ben 840 euro.
Si tratta di una cifra incredibile che siamo sicuri che potrebbe fare gola a moltissimi pensionati e lavoratori che in questo periodo sono in difficoltà ad arrivare alla fine del mese per via dell’aumento generale dei costi.