Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha annunciato che entro metà aprile, per 7 milioni di italiani è in arrivo la famosa busta arancione. Grazie al progetto Inps-AgID (Agenzia Italia digitale) i lavoratori italiani avranno la possibilità di avere un’idea di quella che potrà essere la loro pensione futura. L’invio della busta consentirà di raggiungere chi non è ancora digitalizzato e invitare costoro a munirsi dello Spid, ovvero il nuovo codice per poter accedere a tutti i servizi online. Ma cos’è e come funziona la busta arancione? Scopriamo insieme in questa guida schematica.
Cos’è la busta arancione?
Come anticipato in apertura, è un documento che serve per calcolare in anticipo l’importo della pensione, che ogni lavoratore percepirà alla fine della propria carriera lavorativa. Consente quindi di stabilire la differenza esistente tra quello che sarà l’ultimo stipendio percepito e l’assegno pensionistico maturato (destinato a divenire sempre più esiguo per effetto della Riforma Dini del 1995). In tal modo, ogni lavoratore potrà sapere con largo anticipo se il suo tenore di vita verrà drasticamente ridotto, nella terza età della sua vita.
Quali sono i numeri presenti nella busta arancione?
I calcoli realizzati partono da un’ipotesi teorica di quella che è la carriera lavorativa del soggetto, tenendo in considerazione l’evoluzione dei redditi percepiti, l’andamento del pil e l’inflazione. Tutti fattori che concorrono alla conformazione dell’assegno pensionistico. Il calcolo di base parte dall’assunto che i lavoratori abbandonino il mondo del lavoro, all’età della pensione di vecchiaia, ovvero 66 anni e 7 mesi, traguardo destinato ad allontanarsi ulteriormente, tenuto conto dell’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione.
Come arriva la busta arancione?
Come anticipato in apertura, arriverà tramite posta ordinaria, quindi senza alcun bisogno di firma per la ricezione.
Online vedo le medesime informazioni della busta arancione?
No, accedendo al sito dell’Inps, tramite codice Spid, è possibile effettuare simulazioni più articolate, partendo, ad esempio, dal cambio dell’età pensionabile. In questo modo è concretamente possibile sapere quanto può incidere sull’assegno pensionistico, uno anno in più o in meno di lavoro.
Chi riceverà la busta arancione?
A ricevere la busta saranno tutti i lavoratori ancora in attività, in forza nel settore privato, oppure autonomi, come artigiani, commercianti e partite Iva, iscritte alla Gestione Separata. Solo a partire dal prossimo anno, il documento sarà disponibile anche per il settore pubblico.