È una azione da fare immediatamente, pena la perdita della pensione nel mese di gennaio: questo è quello che ha dichiarato l’INPS.
Il tema pensioni è sempre in primo piano, anche dopo la nottata del Governo per confermare al primo step la Manovra di Bilancio 2023. I pensionati non devono assolutamente dimenticare tutti i pezzi del puzzle che ci sono per continuare a ricevere la loro pensione adeguatamente, mese dopo mese. L’INPS informa che se questi soggetti non adempiono a determinati doveri, la pensione potrà essere sospesa dal mese di gennaio in poi. Facciamo chiarezza in merito?
Novità INPS, ci sono pensionati a rischio?
L’INPS per il nuovo anno, 2023, pone degli importanti paletti e fa in modo che i pensionati seguano le regole. Ci sono moltissimi pensionati che dopo anni potrebbero perdere il diritto all’assegno, senza più riceverlo da gennaio 2023 in poi.
Le normative INPS richiedono uno sforzo da parte dei soggetti interessati, al fine di confermare che non ci siano truffe in atto. La modulistica è altamente complessa e le documentazioni da inviare sono corpose. Tuttavia, alcuni pensionati si perdono tra le comunicazioni e non hanno alcuna persona che possa aiutare loro con queste pratiche burocratiche. Ci sono soggetti che non sanno di avere una pensione “a scadenza” senza più presentare i vari documenti che vengono richiesti.
Come evitare di perdere la pensione?
È una questione particolare che spesso può sembrare non propriamente possibile. Al contrario, l’INPS mette in guardia questi pensionati che devono presentare una dichiarazione dei redditi perché possiedono una pensione che è proporzionata al reddito.
Questi ogni anno devono certificare novità e redditi a disposizione, chi non lo fa potrebbe vedersi la pensione bloccata e dal 2023 le regole saranno ancora più rigide di prima.
Si parla soprattutto dei pensionati che stanno ricevendo l’APE Sociale, questi infatti potrebbero dover ripresentare la domanda da gennaio 2023. Ricordiamo che questi soggetti hanno potuto accedere alla pensione già a 63 anni, ma ogni anno sono tenuti a ripresentare i documenti sino al compimento dei 67 anni (età per legge che fa accedere alla pensione di vecchiaia).
C’è un altro pezzo del puzzle da mettere al posto giusto, infatti i pensionati che nel 2023 compiranno 67 anni e potranno accedere alla pensione di vecchiaia dovranno fare domanda di pensionamento. Non è automatico come tutti pensano, perché il passaggio dall’Ape Sociale alla Pensione di Vecchiaia è solo su richiesta con la presentazione di tutti i documenti.
L’INPS non ha previsto una modalità automatica e tutti questi soggetti potrebbero perdere la pensione, da gennaio 2023 in poi. Questo vuol dire che i soggetti interessati dovranno contattare il CAF di riferimento o l’ufficio INPS preposto, così da poter inviare la documentazione corretta per tempo. Solo in questo modo potrà avvenire il passaggio da Ape Sociale a Pensione di Vecchiaia.