Ecco come l’INPS può permetterci di andare in pensione ben 3 anni prima rispetto alla norma. Dobbiamo possedere questi requisiti.
Il 2023 porterà con sé tantissime novità e nuove riforme in materia di pensione. I cittadini italiani ormai non aspettano davvero altro che usufruire di questi benefici. Non vi resta che continuare a leggere il nostro articolo per scoprire tutto su quest’incredibile novità relativa alle pensioni che siamo sicuri che non vi aspettavate assolutamente.
Come andare in pensione 3 anni prima
Sono tantissimi i cittadini italiani che si chiedono se sia possibile andare in pensione ben 3 anni prima rispetto al periodo normale. Oggi, per fortuna, possiamo dirvi che è così, ma soltanto nel caso in cui si rispettino determinati requisiti.
La misura che permette l’ingresso in pensione 3 anni prima non è altro che l’ammortizzatore pensionistico. Si tratta di un vero e proprio assegno provvisorio, che è stato confermato che rimarrà in vigore anche nel 2023 e nel 2024.
Si tratta di un assegno che viene erogato ai lavoratori per un massimo di 3 anni. E’ necessario, però, essere lavoratori dipendenti dentro imprese medie o piccole per le quali è stato riconosciuto uno stato di crisi.
Le aziende in questione devono possedere tra i 15 e i 250 lavoratori, un guadagno annuo che non superi i 50 milioni oppure un bilancio inferiore ai 43 milioni di euro all’anno.
E poi ancora devono dimostrare di aver visto ridursi di almeno il 30% il fatturato nel corso dei 12 mesi precedenti alla richiesta e di aver raggiunto un accordo con i sindacati riguardo le uscite anticipate.
Ma chi può beneficiare della possibilità di andare in pensione in anticipo? Ecco che ve lo sveliamo di seguito.
Ecco chi può fare domanda all’INPS
Non tutti coloro che lavorano in un’azienda con queste caratteristiche possono andare in pensione 3 anni prima indistintamente. E’ necessario che possiedano determinati requisiti.
Innanzitutto devono aver maturato, entro il 31 di dicembre del 2024, i 67 anni d’età e il versamento minimo di contributi per 20 anni. Un’altra opzione è disponibile per quegli uomini di minimo 62 anni d’età che hanno versato 42 anni più 10 mesi di contributi.
Nel caso della donne, invece, queste dovrebbero aver versato contributi per un totale di 41 anni e 10 mesi.
Stabiliti i requisiti essenziali, ora sono tantissimi i lavoratori che si chiedono come si possa inoltrare la richiesta all’INPS per andare in pensione in anticipo.
Per ottenere questo beneficio è fondamentale presentare una richiesta scritta all’ente di previdenza sociale almeno 90 giorni prima della data di fine rapporto di lavoro con l’impresa.
Alla documentazione è necessario allegare una copia dell’accordo collettivo che consti della lista di tutti i dipendenti che sono interessati ad andare prima in pensione. Questa documentazione dovrà essere presentata direttamente dall’azienda.
L’impresa dovrà inoltre dimostrare, tramite un documento ufficiale, che la volontà di andare in pensione in anticipo sia consensuale.
Ma quali sono i benefici che riceveranno i lavoratori in questione? Andranno 3 anni prima in pensione e ciò significa che riceveranno un assegno anticipato, i contributi figurativi e un’indennità da parte dell’INPS.