I nati in questi anni possono richiedere la pensione all’Inps con soli 18 anni di contributi versati. Una opportunità da prendere sicuramente al volo.
Il tema pensione è forse quello più caldo al momento, insieme al caro bollette e tutti i rincari che ci sono e non si fermano più. Quello che gli utenti sanno bene è che la pensione si può richiedere a 67 anni con 20 anni di contribuzione minima.
Sino ad oggi, senza il raggiungimento di questa soglia sembrava essere impossibile poter richiedere lo stop al lavoro. Questi soggetti infatti rischiano di dover aspettare i 71 anni di età e in determinati casi è veramente un percorso molto lungo.
Le alternative a volte sono addirittura impensabili, con soggetti che rischiano di non vedersi mai accreditata la pensione anche dopo anni di lavoro. C’è una soluzione alternativa da considerare e riguarda 18 anni di contributi versati, con importo ovviamente adeguato per tutti i soggetti che sono nati in due anni stabiliti.
Pensione contributiva, quali sono i vantaggi?
Alcuni soggetti non conoscono le alternative che ci possono essere a disposizione, per questo motivo ci sono delle opportunità per uscire dal lavoro e prendere anche la pensione.
L’articolo 1 – legge 335 del 1995 parla del lavoro precoce per tutte le persone che hanno iniziato a lavorare a 19 anni con contributi versati entro questa età. La legge cita questi sono i :
“i principi generali, il sistema di calcolo dei trattamenti pensionistici obbligatori, i requisiti di accesso e il regime dei cumuli”
Mettendo l’accento sui lavoratori precoci che hanno iniziato molto prima dei 18 anni, infatti questi avranno un versamento del valore di 1,5 volte sui contributi versati prima e sino al compimento dei 18 anni.
Pensione con 18 anni di contributi per i nati in questi anni
Tutte le persone che sono nate nel 1955 compiono 67 anni nel 2022. Se hanno iniziato a lavorare quando avevano 16 anni possono andare in pensione con 18 anni di contributi. Il calcolo avviene sull’importo che vale questi anni di retribuzione, per poi adeguarsi alla minima se si raggiungono i 20 anni come previsto dalla legge.
Questo discorso vale per le pensioni contributive e per tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1996. È bene quindi evidenziare che la possibilità al momento resta teorica e non pratica, perché chi nasce nel 1955 non potrà avere dei contributi prima ancora di aver raggiunto i 18 anni.
Se rispettano il vincolo contributivo significa che il soggetto in questione ha iniziato a lavorare quando aveva 41 anni. Stesso discorso per i nati nel 1956 che andranno in pensione nel 2023.
Maggiorazione per i figli: che cos’è?
Cosa significa tutto questo? Chi compie 67 anni con 18 anni potrebbe essere possibile, con i primi versati dopo il 1995 e le donne con maggiorazione di 4 mesi. Per ogni figlio inoltre c’è un anno di abbuono da calcolare.