Soffrire di mal di testa è una cosa abbastanza comune, ma alcuni tipi di emicrania risultano essere più fastidiosi e invalidanti di altri. Ecco perché e in quali casi è possibile richiedere un assegno di invalidità.
Non è raro, specie nei mesi caldi o quando si è sotto stress per il troppo lavoro, soffrire di disturbi legati al mal di testa; questo, tuttavia, non basta per rientrare nella categoria di persone che hanno diritto all’assegno mensile di invalidità per tale patologia. Perché ciò accada, infatti, è necessario non solo essere affetti da una delle malattie riconosciute come invalidanti dall’Organizzazione mondiale della sanità, ma bisogna anche rientrare in una determinata fascia di reddito.
Scopriamo insieme, a tal proposito, quali sono i requisiti necessari da possedere per richiedere di accedere a tale prestazione, e a quanto ammonta la cifra dell’assegno di invalidità.
Mal di testa: ecco quando si ha diritto all’invalidità
Per essere ritenuto un invalido civile è necessario essere affetti da una patologia invalidante, ovvero, che impedisca lo svolgimento delle normali attività quotidiane, tra cui si annovera anche, ovviamente, il lavoro.
Talvolta, quando si parla di semplice mal di testa, l’assunzione di antidolorifici e analgesici può aiutare a risolvere il problema; nei casi in in cui, invece, è presente una cefalea o un’emicrania cronica, per chi ne soffre, l’utilizzo di farmaci non rappresenta la soluzione del problema.
L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha inserito nella lista delle malattie invalidanti tre tipi di emicrania i quali, in genere, colpiscono prevalentemente soggetti femminili tra i 25 e i 50 anni di età.
Per questo motivo, se si è affetti da emicrania continua, da emicrania parossistica cronica o da emicrania cronica o ad alte frequenze è possibile richiedere l’assegno di invalidità mensile, in quanto tali patologie impediscono ai soggetti che ne soffrono di svolgere con tranquillità anche le più normali attività quotidiane.
Alla lista di cui sopra si aggiungono anche la cefalea parossistica cronica e la cefalea nevralgiforme unilaterale.
Richiedere l’assegno
Se si soffre delle patologie considerate invalidanti precedentemente elencate è possibile, dunque, richiedere l’erogazione di un assegno mensile di invalidità di una cifra pari a 287,09 €. Tale richiesta verrà accettata se il reddito personale del richiedente non supera i 4.931,29 € l’anno.
Attualmente, inoltre, esiste una proposta di legge per far sì che anche la cefalea primaria cronica rientri nella lista di malattie invalidanti, definita con il nome di “Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale A.C. 684 e abb.”.