INPS, se non compili questo modulo non puoi avere diritto a percepire la pensione: scade a breve.
Una delle cose più drammatiche è quella di perdere e vedersi sospesa l’erogazione della pensione INPS. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha intrapreso una lotta contro tutti i furbetti dell’assegno previdenziale. Sono tantissimi i casi di coloro che si vedono accreditare l’assegno previdenziale INPS pur senza averne il diritto di percepire la prestazione. È da diversi mesi che l’INPS sta inviando a molti pensionati un avviso molto importante: si tratta di una comunicazione allegata al cedolino INPS o di una comunicazione che viene inviata separatamente.
Una volta inviata la comunicazione INPS agli anziani, l’Istituto richiede una risposta celere e tempestiva. Molto spesso i pensionati non leggono le comunicazioni e non rispondono in modo immediato. L’istituto di previdenza nazionale sta inviando una comunicazione a tutti i pensionati residenti all’estero ed iscritti all’AIRE. Si tratta dei pensionati che vivono in circa 160 paesi esteri. Tutti coloro che vivono all’estero e sono iscritti all’AIRE ricevono una comunicazione avente ad oggetto la richiesta di esistenza in vita. I pensionati che ricevono tale comunicazione sono tenuti a rispondere compilando il form. Nel caso in cui non si risponda la pensione viene sospesa.
INPS invia una comunicazione ai pensionati residenti all’estero per verificare l’esistenza in vita. L’Istituto Nazionale di Previdenza vuole accertarsi che i pensionati residenti all’estero siano in vita. Nel caso in cui siano deceduti, l’INPS starebbe erogando degli assegni previdenziali in modo indebito. Si tratta di controlli davvero puntigliosi svolti in partnership con Citibank. Questo istituto bancario provvede ad accreditare gli assegni previdenziali agli italiani che risiedono all’estero.
Molti italiani deceduti che risiedevano all’estero continuano a percepire l’assegno previdenziale. è quanto è stato denunciato dalla trasmissione Striscia la Notizia di Antonio Ricci. Sono soprattutto gli italiani che risiedono nell’America Meridionale a percepire indebitamente gli assegni previdenziali dall’INPS. Il problema è che, secondo Toniati, Presidente dell’associazione “65 nel mondo”, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha un sistema burocratico chiuso e non ha rapporti con gli italiani che risiedono all’estero.
Entro e non oltre il dodici di gennaio 2023 i pensionati residenti all’estero devono rispondere alle comunicazioni inviate dall’INPS. È proprio questo istituto a richiedere i dati a questa platea di pensionati. Nel caso in cui non si risponda in modo tempestivo l’assegno previdenziale INPS viene sospeso. Per questo, è molto importante rispondere in modo tempestivo alle comunicazioni INPS.
La pensione percepita indebitamente dall’INPS deve essere rimborsata al netto delle imposte. È quanto ha chiarito lo stesso INPS con la Circolare n.174 dell’anno 2021.
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